L’Egitto, che da sempre appare come uno degli Stati più occidentali e moderni dell’Africa, ricomincia a far discutere di sé dopo la caduta del presidente Hosni Mubarak. Il pomo della discordia, questa volta, è caratterizzato dalla prima apparizione in TV di una donna con il velo.
Fatma Nabil, presentatrice apparsa domenica in TV sulla rete statale egiziana con i capelli coperti, è finita al centro di un dibattito che si tinge sempre più di politica. Sotto il regime di Mubarak, infatti, vigeva una legge non scritta attraverso la quale le donne che portavano il velo non potevano apparire in televisione; questo serviva per dare al mondo l’immagine di un Egitto moderno e al passo con l’occidente.
Ora il popolo si divide; c’è chi pensa che non ci sia nulla di male e che anzi sia una prova di come i diritti e le libertà degli individui siano tutelati, ma c’è anche chi vede in questo cambio di rotta la prova che l’influenza dei “Fratelli musulmani” all’interno del Network stia irrimediabilmente aumentando. Molte quindi le voci contrarie a questo gesto, come ad esempio quella di Loai El Ashry, di mestiere commentatore, che sul sito del quotidiano indipendente Al Masry al-Youm scrive: “No alla Ikhwanizzazione (“Fratellizzazione” nrd.) delle notizie”.
G.A.F.
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