Mitt Romney e un fuorionda che, pur risalendo al 17 maggio scorso, sbuca fuori a meno di due mesi dall’ “Election day” del prossimo 6 novembre. Un fuorionda potenzialmente letale: il 47% degli americani, stando a quanto detto dal candidato repubblicano alle prossime elezioni presidenziali, “vota Obama perché dipende dal Governo, non paga le tasse e si sente vittima perché troppo povero”. Nulla, insomma, per cui “valga la pena di preoccuparsi”.
Sono persone per le quali non ha senso provare alcun interesse politico. Ospite a Boca Raton, in Florida, dove si trovava per prendere parte a una cena organizzata dal sito di divulgazione “Mother Jones”, Romney è stato “beccato” mentre confessava di non provare alcun interesse verso quella fetta di popolazione.
“Il mio lavoro non è certo preoccuparsi di questa gente”. Parole che si sono diffuse rapidamente sulle riviste, sui social network e sui blog di mezzo mondo. Dichiarazioni che, secondo l’interpretazione di alcuni sondaggisti, potrebbero definitivamente costare al repubblicano le elezioni.
Dopo aver individuato quella categoria di fedelissimi “obamiani” che non pagherebbero tributi sulle loro entrate, Romney ha anche spiegato che “mai potrà convincerli ad assumersi le loro responsabilità personali o a prendersi cura di sé”.
Una dichiarazione di intenti, catturata da David Corn, un collaboratore del sito Mother Jones.
Nelle parole di Romney si legge anche una puntuale accusa a quanti “pensano che il governo abbia la responsabilità di dare loro il diritto alla sanità, al cibo, alla casa”. Messo di fronte all’imbarazzante sequenza audio-video, lo staff del candidato di Detroit ne ha confermato la autenticità, esprimendo perplessità solo sulla forma delle dichiarazioni e non sul contenuto.
“Non saranno eleganti, ma confermano pensieri già espressi in pubblico”. Pensieri che, tuttavia, secondo Josh Barro, analista di Bloomberg, il primo ad aver commentato il fuorionda e le sue probabili conseguenze sull’esito della corsa alla Casa Bianca, potrebbero costare a Romney le elezioni.
Emergerebbe, secondo il sondaggista, chiaramente e senza il filtro del “politicamente corretto” tipico dei dibattiti elettorali, la sua visione dei poveri: sarebbero, appunto, “dei perdenti senza speranza”. Sentenze, in definitiva, da titolatura: tutti i principali quotidiani americani hanno, infatti, dedicato l’apertura alle discutibili tesi di Romney.
Una rapida panoramica. Il New York Times: “Romney chiama il 47% dei votanti obamiani dipendenti dal governo”. Il Washington Post: “Video rubato rivela frasi brutali”. La Cnn: “Per Romney il 47% sono vittime”. La rete tv Abc: “Romney conferma le sue frasi sugli elettori di Obama”. Huffington Post: “Non s’è nemmeno scusato”.
Oltre ai media, anche lo staff del presidente Barack Obama ha dato risalto alle esternazioni di Romney, con l’obiettivo di criticarle duramente. “È scioccante che un candidato dica a porte chiuse, a un gruppo di ricchi donatori, che la metà degli americani sono vittime e che lui non si deve preoccupare di loro perché dipendono dallo Stato e non pagano le tasse”.
Una lettura, questa dello stato maggiore dei democratici, “a sfondo sociale”, prontamente richiamata anche dalla stessa fonte dello scoop, il sito Mother Jones. “Romney, il miliardario, dice ai suoi simili cosa realmente pensa degli elettori di Obama”. Queste le parole che il sito ha pubblicato sulla sua homepage. Compiacendosi della naturale valanga di click scatenata.
Emilio Garofalo
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