I siti web in inglese ed in arabo di Al-Jazeera sono stati attaccati martedì, da un gruppo di simpatizzanti del regime siriano denominatosi “Al-Rashedon” o “The guided one”.
“Questa è la risposta alla vostra scelta di essere contro il popolo ed il governo della Siria, in particolare per il vostro sostegno ai gruppi armati terroristici e la diffusione di notizie false create appositamente”. Questo il comunicato apparso sulla home page di aljazeera.net. “Il vostro sito è stato violato, questa è la nostra risposta”.
La rete araba ha poi avvertito i lettori della compromissione dei propri servizi esterni, aggiungendo inoltre: “i tecnici hanno risolto velocemente i problemi causati, anche se alcuni utenti potrebbero avere problemi ancora per un po’ di tempo. Ringraziamo la nostra comunità on line per la pazienza ed il supporto”.
“Non ho mai sentito parlare prima di questo gruppo”, scrive Ahmed Al Oman, giornalista e blogger saudita, in una mail al The Guardian. “Gli attacchi precedenti, di natura analoga, erano stati rivendicati dall’esercito siriano elettronico”.
Aaron Zellin dell’Istituto per la Politica del Vicino Oriente, un gruppo di esperti di Washington, ha dichiarato: “Credo che gli hacker stiano cercando di attirare l’attenzione, anche se solo per un paio di giorni”. Ha poi aggiunto che il gruppo potrebbe essere un ‘braccio cibernetico’ della milizia Shabiha fedele al presidente siriano Bashar al-Assad, anche se questo risulta difficile da provare.
Sin dagli inizi della primavera araba, al-Jazeera si è distinta come una delle principali fonti per la diffusione di notizie riguardanti l’instabilità della regione. A differenza di altri media, controllati dai governi, la televisione araba è sempre posta in contrapposizione ai vari regimi oppressivi, anche se spesso è stata accusata di incoerenza e polarizzazione.
Ex dipendenti dell’emittente l’hanno accusata di essere di parte: contro il regime siriano ma a favore del Bahrain, uno stato vicino al Qatar, dove la rete ha sede.
Al-Jazeera è finanziata dal governo del Qatar e, anche se l’emittente si dice assolutamente indipendente, i critici sostengono che in politica estera segua i dettami del proprio sponsor.
“Durante lo scorso anno al-Jazeera è diventata sempre più parziale nel decidere gli argomenti da trattare” ha dichiarato Zellin. “Non si occupa di quello che non riguarda la politica estera del Qatar”.
Paola Totaro
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