Indonesia: la storia della vedova Mak, tra vita dei campi e semplicità – fotogallery

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  di Etha Ngabito

L’Indonesia è un paese prevalentemente agricolo; eppure molti contadini, che rappresentano la maggioranza della popolazione, sono poveri. In molti casi non hanno ancora quelle tecnologie che altrove potrebbero essere considerate normali. Vi racconto la storia di una di queste persone, Mak Tini. Questa contadina, rimasta vedova, lavora in una risaia non di sua proprietà. Ogni giorno si alza all’alba e, dopo la preghiera mattutina, si reca al campo per iniziare il proprio lavoro: piantare germogli di riso, rimuovere le erbacce, impedire che parassiti e uccelli mangino tutto il raccolto e altre attività. Fino all’ora di pranzo, quando infatti la figlia le porterà del cibo che mangeranno insieme.

Per cucinare i pasti serve della legna da ardere, che Mak va a tagliare personalmente nei boschi vicino casa sua. E, per guadagnare qualcosina, vende uova (ha a casa diverse galline) e foglie di banana al mercato; di queste ultime, in un giorno, ne riesce a raccogliere circa una busta intera. I soldi che entrano vengono spesi quasi unicamente per mantenere gli studi del figlio maschio.


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