Quella della stampa israeliana è una crisi che sembra non conoscere fine e i giornalisti hanno deciso di non rimanere a guardare. I redattori di Maariv e Haaretz hanno oggi inscenato manifestazioni, separate, con l’intento di protestare contro i tagli al personale.
Dopo aver appreso che i 2.000 salariati del giornale saranno tutti licenziati entro ottobre, centinaia di giornalisti di Maariv hanno
bloccato il traffico nelle strade vicine alla sede del quotidiano e hanno bruciato pneumatici . E non bastano le nuove garanzie della nuova proprietà, che ha promesso che alcune centinaia di giornalisti e di dipendenti saranno ingaggiati dal quotidiano di destra Makor Rishon, nuovo “fratello” della testata.
bloccato il traffico nelle strade vicine alla sede del quotidiano e hanno bruciato pneumatici . E non bastano le nuove garanzie della nuova proprietà, che ha promesso che alcune centinaia di giornalisti e di dipendenti saranno ingaggiati dal quotidiano di destra Makor Rishon, nuovo “fratello” della testata.
Anche alla Haaretz la situazione è bollente: un centinaio di giornalisti ha avuto oggi un duro confronto con la direzione dopo aver appreso che sta progettando nuovi licenziamenti. Qualora non venisse avviato un dialogo fra le parti, avvertono i giornalisti, nei prossimi giorni il giornale potrebbe non essere mandato in stampa.
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