Dopo il caso di Rimsha Masih, la bambina cristiana che tre settimane fa è stata accusata di blasfemia per aver bruciato alcune pagine del Corano, è tempo di decisioni in Pakistan.
Durante la presentazione ad Islamabad di uno studio sulla blasfemia pubblicato dal Centro studi per le ricerche e la sicurezza (Crss), il governo pakistano è stato invitato ad adottare serie misure per ridurre e scoraggiare l’abuso delle leggi sulla blasfemia, che hanno viste coinvolte 435 persone in 25 anni. E’ stato inoltre richiesto al governo di introdurre dei meccanismi per proteggere gli accusati dalla violenza popolare.
Ammonta a 52 il numero delle persone che, accusate di blasfemia, hanno perso la vita negli ultimi 25 anni in Pakistan.
L.G.
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