Il dissidente cinese Ai Wewei dovrà pagare una maxi multa di 1,8 milioni di euro. Questo quanto confermato in appello dai giudici del tribunale di Chaoyan.
Divenuto famoso per aver progettato assieme agli architetti svizzeri Herzog & de Meuron, il Nido d’uccello -lo stadio olimpico di Pechino 2008- Ai era stato accusato di evasione fiscale.
Dura la reazione dell’archi-star subito dopo la decisione della Corte: “Nessun cambiamento rispetto alla prima sentenza, i giudici sono membri del Partito Comunista e in Cina è difficile che si faccia giustizia”.
L’artista che già nei mesi scorsi aveva provato a sfidare la condanna, sostiene che il processo si sia svolto in maniera arbitraria e per imporgli il silenzio.
T.M.
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