Lo scorso 18 settembre la cantante Selma Altin e la violinista Ezgi Dilan, entrambe parte della band folk Grup Yorum, hanno accusato la polizia turca di averle torturate mentre erano tenute in custodia.
Le ragazze erano state arrestate in seguito alla loro partecipazione alle proteste di fronte al Consiglio di Medicina Legale nel quartiere Yenisbona di Istanbul. Manifestazione non autorizzata ma fortemente voluta dalla famiglia e dagli amici di Ibrahim Çuhadar, un militante dell’esercito rivoluzionario popolare che si era fatto esplodere lo scorso 11 settembre davanti alla stazione di polizia di Sultangazi. Quello che chiedevano era la restituzione del suo corpo.
Il quotidiano turco Taraf riporta le parole dell’avvocato delle due ragazze, Taylan Tanay, che accusa i poliziotti di aver preso a calci nelle orecchie Selma Altin, al punto da averle procurato una perforazione al timpano che potrebbe essere permanente, mentre ad Ezgi Dilan è stato rotto un braccio.
Sempre secondo l’avvocato, i poliziotti avrebbero volutamente colpito le due artiste in modo da impedire loro di suonare ancora. Il gruppo musicale Grup Yorum, infatti, è famoso in tutta la Turchia per le sue canzoni rivoluzionarie e per essersi schierato spesso a fianco dei movimenti che contestano il regime di Tayyip Erdogan.
Dopo il loro arresto numerosi artisti e sostenitori del gruppo hanno manifestato a Piazza Taksim, a Istanbul, per protestare contro l’arresto delle due giovani donne. Nonostante fossero circondati dagli agenti antisommossa, hanno marciato fino al centro della piazza per far sentire la loro voce. “Continueremo a rispettare il nostro impegno come artisti militanti”, è stata la promessa di Cihan Keşkek, membro storico del gruppo.
Ilaria Bortot
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