“A pagare le conseguenze della crisi sono i più piccoli: la metà di tutti gli sfollati e dei profughi sono infatti bambini e adolescenti. Per questo l’UNICEF Italia ha raccolto e già trasferito 198.000 euro per continuare ad aiutarli”. Sono queste le parole di Giacono Guerrera, presidente di UNICEF Italia, impegnata da sempre a fianco dei bambini di tutto il mondo.
A beneficiare di questa cifra saranno bambini e ragazzi colpite dal conflitto in Siria, dove solo gli sfollati interni sono 1,2 milioni mentre i rifugiati sono già 200 mila. Cifre che continuano a crescere ogni giorno, tanto in Siria quanto nei paesi confinanti che accolgono i profughi siriani, la maggior parte donne e bambini.
A Yarmouk, campo profughi palestinese a sud di Damasco, sono stati distribuiti 200 kit per l’igiene dei neonati, 500 kit per i kit famigliari, stoviglie, fornelli e materiale per i più piccoli, compresi i kit di alimenti per l’infanzia.
In Giordania, dove sono 43mila i profughi siriani, sono 3.800 i bambini, con le rispettive famiglie, ad essere sostenuti dall’UNICEF, mentre nei campi profughi più a nord, come Za’atari, ci sono 10 spazi a misura di bambino e oltre tremila minori.
Latrine, cisterne di acqua, vaccini, sono solo alcuni degli aiuti che l’UNICEF sta dando alla popolazione siriana, ma c’è ancora bisogno di aiuto.
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Ilaria Bortot
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