Il 23 settembre il Vietnam ha emesso la sentenza. I tre blogger, Nguyen Van Hai, Ta Phong Tan e Phan Thanh Hai sono stati giudicati colpevoli di propaganda contro il sistema.
Facciamo un passo indietro. 19 aprile 2008 Nguyen Van Hai viene arrestato. Inizialmente senza un’accusa vera e propria poi, dopo cinque mesi di detenzione, si decide di incriminarlo per evasione fiscale. La sua vera colpa è quella di essere stata un commentatore politico, esplicitamente schierato a dar voce a questioni particolarmente sensibili. Fondatore del Circolo dei giornalisti liberi del Vietnam, si era esposto in modo critico nei confronti della politica estera del suo paese e della Cina, denunciando la corruzione del governo locale e le continue violazioni dei diritti umani.
Anche Ta Phog Tan è membro del Circolo dei giornalisti. La sua unica colpa è quella di essere una blogger, da un anno accusata di propaganda anti-stato. Sua madre, in preda alla massima disperazione, si è data fuoco davanti al palazzo del governo locale.
Phan Thanh Hai, arrestato ad Ho Chi Minh nel mese di ottobre del 2010, anche lui accusato di diffondere informazioni anti-stato.
I tre blogger sono stati condannati rispettivamente a 12, 10 e 4 anni di carcere. Nel corso del processo hanno invano cercato di prendere la parola ma gli è stato spento il microfono, a dimostrazione di quanto sia negato il diritto della libertà di espressione. Parenti e sostenitori dei blogger sono stati arrestati prima del processo per evitare loro di partecipare la sentenza. Per loro non sarà possibile fare visita ai proprio cari durante tutto il periodo di detenzione.
Ilaria Bortot
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