Azioni violente nei confronti di giornalisti tornano a fare notizia in Indonesia. Lo scorso martedì quattro giornalisti che si occupano di periodici e televisione sono stati vittima di abusi da parte di ufficiali d’alto rango dell’Air Force della Repubblica Indonesiana.
L’incidente è avvenuto mentre i quattro inviati stavano raccogliendo informazioni e scattando alcune foto dopo lo schianto aereo del caccia Hawk 200 TT 0212, a Vila Pandau Jaya, nel paese di Pandau Jaya, quartiere di Siak Hulu, distretto di Kampar, nella provincia di Riau, in Indonesia.
I giornalisti coinvolti sono Didik Herwanto (fotografo per il Riau Pos), Robi (cameraman di Riau TV), Ari (giornalista di TvOne), e Rian (cronista per Antara). Costoro hanno riportato ferite a causa delle angherie degli agenti. Ma a subire i maltrattamenti più gravi è stato Didik Herwanto.
Inizialmente uno dei giornalisti, Didik appunto, ha cercato di scattare una foto al relitto da una postazione non ancora demarcata dalla linea divisoria, ed improvvisamente è stato attaccato da un tenente, il Colonnello Robert Simanjuntak. Gli ha bloccato le mani per poi colpirlo al petto con il ginocchio sinistro. Non solo, anche l’orecchio sinistro di Didik ha ricevuto un duro colpo. E tutto ciò è avvenuto sotto gli occhi di decine di bambini.
In seguito all’aggressione, sono stati centinaia i giornalisti, provenienti da tutte le province indonesiane, a radunarsi in diverse organizzazioni per dare luogo ad azioni di protesta. Queste persone premono affinché tale caso di abusi da parte di ufficiali dell’Air Force Indonesiana venga indagato a fondo. Hanno inoltre esortato i colpevoli a chiedere scusa per l’incidente nei confronti dei giornalisti in servizio. Infine hanno chiesto che gli autori del reato siano perseguiti penalmente.
La condanna del gesto di violenza contro i reporter ha avuto grande riscontro. Anche da parte di alcuni politici. “I soprusi nei confronti di giornalisti sono atti antidemocratici e che vanno ad intaccare la libertà di stampa,” ha dichiarato con fermezza il Presidente del Partito Democratico Anas Urbaningrum.
Per tale motivo, quest’ultimo ha raccomandato che l’incidente venga analizzato con la massima attenzione. “Ed i colpevoli devono essere sanzionati duramente, perché ciò non accada più in futuro,” ha aggiunto.
È dello stesso parere il magistrato Arwani Thomafi. Secondo quest’uomo, in nome di nulla e di nessuno si possono giustificare simili episodi di violenza ai danni di giornalisti e civili. “Noi condanniamo tutto ciò e chiediamo alle autorità militari di processare i trasgressori che hanno commesso questi soprusi,” ha affermato Arwani.
Per le pressioni ricevute, nel corso di un’intervista, il Comandante delle Forze Armate Nazionali Indonesiane, Agus Suhartono, ha dichiarato che sottoporrà a processo i colpevoli della violenza contro i giornalisti ed i civili, applicando al più presto le leggi vigenti. “Capisco che quest’azione ha superato ogni limite tollerato. Sicuramente procederemo penalmente contro i soldati che hanno fatto tutto ciò,” ha detto Agus.
Per non dimenticare gli avvenimenti, Agus ha porto le sue scuse ai giornalisti, in particolare a quelli rimasti coinvolti dall’incidente. Secondo Agus le vere intenzioni degli agenti erano quelle di tutelare i giornalisti, poiché quel velivolo trasportava esplosivi.
“A nome dell’Istituzione, mi scuso per i fatti avvenuti. In questi casi i militari devono attenersi ad un codice etico, otto comandi a cui devono obbedire, e che devono essere applicati. Se ciò sarà messo in pratica, sicuramente non avverrà più nulla del genere,” ha concluso Agus.
Profilo dell'autore
- Sono nato e vivo tutt'ora in Indonesia. Una nazione plurale, multiforme, con migliaia di isole, migliaia di tradizioni, di etnie, di lingue locali. Sono 11 anni che lavoro nel mondo del giornalismo, ho iniziato da un piccolo giornale locale, per poi diventare inviato televisivo per un'emittente nazionale. Ora, oltre a scrivere per Frontiere News, lavoro come giornalista full time per un rivista internazionale, e faccio anche il Freelance. Sono sposato con una donna italiana, che mi continua a dare l'energia per scrivere. Non sono un amante della politica, ma nei miei articoli cerco di trasmettere il mio amore per la natura, le tradizioni e le usanze dei popoli.
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