Le Pussy Riot sono state trasferite lontano da Mosca, in due diverse colonie penali. Maria e Nadia, entrambe ancora in carcere per la loro preghiera anti-Putin, sono state portate lontano dalle famiglie e dai loro figli. Dovranno scontare la pena di due anni per “teppismo motivato da odio religioso” a centinaia di chilometri dalla capitale.
La comunicazione arriva da twitter, dove il collettivo artistico Voina (Guerra), vicino alle ragazze ha scritto: “Maria Aliokhina è stata mandata in una colonia nella regione di Perm (Siberia, a oltre mille chilometri da Mosca), mentre Nadia Tolokonnikova è stata deportata nella repubblica di Mordovia (440 km a sud-est dalla capitale)”.
Al momento la notizia non trova conferme ufficiali. Le due giovani ragazze, rispettivamente di 24 e 22 anni, sono entrambe madri di bambini piccoli. Dopo il processo di appello che il 10 ottobre ha concesso la libertà vigilata all’altra attivista Katia Samutsevich, la difesa ha chiesto la sospensione della pena per Maria e Nadia fino a quando i figli non avranno 14 anni.
Luca La Gamma
Profilo dell'autore

- Dal 2011 raccontiamo il mondo dal punto di vista degli ultimi.
Dello stesso autore
Asia & Oceania22 Dicembre 2024Yasuke, il samurai africano che stupì il Giappone del XVI secolo
Europa22 Dicembre 2024Come i nazisti si appropriarono del nudismo socialista per veicolare il mito della razza ariana
Nord America21 Dicembre 2024“Uccidi l’indiano, salva l’uomo”: La storia dimenticata dei collegi per i nativi americani
Asia & Oceania21 Dicembre 2024Wu Zetian, l’imperatrice che riscrisse le regole del potere in Cina