Pakistan: ragazzina attivista colpita alla testa dai talebani

È diventata famosa nel 2009 Malala Yousafzai per aver denunciato, tramite la pubblicazione di un diario in lingua urdu, le atrocità commesse dai talebani nella valle di Swat, in Pakistan. Oggi a soli 14 anni, Malala è già un nemico dei talebani. Ed è per questo che ieri mentre usciva da scuola, nei pressi di Mingora, due proiettili l’hanno raggiunta alla testa e al collo, causandole ferite molto gravi.

“La bambina si trova ora all’ospedale di Peshawar, ma potrebbe essere trasferita all’estero. Le sue condizioni destano serie preoccupazioni.” Questo quanto riferito da Rasool Shah, un funzionario della polizia.

Poco dopo averla colpita, i talebani hanno rivendicato l’aggressione tramite il loro portavoce Ahsanullah Ahsan che al telefono con l’Associated Press ha dichiarato: “Malala è una persona anti-talebana che continua a parlare contro i talebani. Ha proclamato che Obama è il suo ideale e per questo sarà nuovamente colpita. Quello che abbiamo fatto oggi deve essere visto come un forte messaggio: i talebani non dimenticano mai né perdonano chi parla contro di loro”.

L’esercito pachistano ha riconquistato il controllo della valle di Swat nel luglio 2009, dopo due anni di violenze che avevano impedito alle bambine di frequentare la scuola. Lo scorso anno Malala raccontò alla Bbc il terrore delle ragazzine di essere colpite con acido al volto o di essere rapite. “Per questo in quel periodo alcune di noi andavano a scuola con abiti normali, non con l’uniforme scolastica, e nascondevano i libri sotto i veli”.

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T.M.

 

Lo scorso anno questa piccola grande donna ha ricevuto il primo premio nazionale per la pace dal governo di Islamabad ed è stata segnalata per l’International children’s peace prize dal gruppo Kidsrights foundation. Ma quasi contemporaneamente è stata inserita dai talebani ‘in cima’ alla lista degli obiettivi da colpire.

 


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