Alì ha gli occhi azzurri, il film sulle seconde generazioni

Il 15 novembre uscirà nelle sale cinematografiche il film “Alì ha gli occhi azzurri”. La pellicola, applaudita dalla stampa al Festival di Roma, racconta l’amicizia tra un sedicenne italiano di Ostia e un egiziano di seconda generazione, che vive tra la tradizione di famiglia e il desiderio di integrazione.

Il film è tratto dalla storia di Nader Sahran, il protagonista. Il titolo è un omaggio a Pasolini che nel 1962, prefigurando la società multiculturale, scrisse “Profezia”. “Mi emoziona lo sguardo così puro e innocente di Pasolini su quel mondo marginale che raccontò in ‘Mamma Roma’ o ‘Accattone’ – ha spiegato il regista – Nel mio film ho cercato di far mio quel sentimento, anche se la differenza tra ieri e oggi è che viviamo in una società multiculturale e dei consumi, e per questo Nader entra in conflitto con la tradizione islamica”.

Il protagonista Nader Sahran ha girato già un documentario con Giovannesi, “Fratelli d’Italia”. “Quando ho girato il documentario avevo quattordici anni e inseguivo qualcuno che non ero, volevo essere integrato il più possibile e indossavo lenti a contatto blu. Oggi ho 19 anni, so chi sono, so che sono egiziano, sto bene con me stesso e con i miei occhi marroni” ha spiegato il ragazzo.

 


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