In Norvegia si sa, è veramente freddo, al punto che di freddo si muore. A meno che persone volenterose non si prendano a cuore la situazione decidendo di donare stufe elettriche ai poveri bambini norvegesi che rischiano l’assideramento.
Questo è il messaggio di un gruppo di studenti africani, guidati dal rapper Brezzy V che hanno lanciato una campagna di raccolta di caloriferi intitolata “Africa for Norway”. Su YouTube è già un cult il brano composto appositamente dal jazzista sudafricano Wathiq Hoosain, una geniale parodia ricordante “We are the world” ovvero lo stereotipo di video buonista di sensibilizzazione ad una determinata causa.
Nel video si vedono da una parte africani allegri e felici donare sorrisi e stufe elettriche e dall’altra norvegesi che tremano nelle tempeste di neve.
L’operazione satirica e parodistica, molto divertente, vuole ovviamente lanciare un messaggio che vada oltre la risata suscitata dal video; l’idea è quella di sensibilizzare il mondo per le reali condizioni e i bisogni del loro continente.
“Immaginate, si legge sul sito www.africafornorway.no, se tutti gli africani avessero visto ‘Africa for Norway’ e non avessero altre informazioni sulla Norvegia. Cosa penserebbero? E a cosa pensate voi, quando si parla di Africa? Fame, poverta’, criminalita’ oppure Aids?”
Gli studenti africani chiedono quindi un’informazione più rispettosa e una raccolta fondi e aiuti per l’Africa che possa uscire dai canoni classici dello stereotipo a cui siamo abituati da decenni e che sia basata sui veri bisogni della popolazione.
Alex Bizzarri
Profilo dell'autore
- Dal 2011 raccontiamo il mondo dal punto di vista degli ultimi.
Dello stesso autore
- Americhe20 Dicembre 2024Usare l’AI per ridare un’identità a 10 milioni di schiavi afroamericani
- Centro e Sud America20 Dicembre 2024Capoeira, la ‘danza’ che preparava gli schiavi alla libertà
- Nord America19 Dicembre 2024La vita straordinaria di Elizabeth Miller, da Vogue a reporter di guerra
- Europa19 Dicembre 2024La doppia vita di Solomon Perel, nella Hitlerjugend per sopravvivere all’Olocausto