Algeria, quando i soldati depongono i fucili per salvare gli alberi

Le forze armate algerine, chiamate Anp (armata nazionale popolare), sono pronte, secondo quanto riferisce a Maghreb Emergent il colonnello Hammadi Bougarn, alla più importante opera di riforestazione nella storia del Paese.

L’operazione, denominata “Fedeltà ai martiri” prevede la piantagione di 1,5 milioni di alberi nelle principali zone boschive a rischio desertificazione del paese. Questa iniziativa è promossa, oltre che ovviamente dall’ANP, dal Dipartimento per la conservazione delle foreste e da un importante organizzazione per la salvaguardia dell’ambiente. Il progetto vede come punto di partenza le sponde del lago che bagna la località di Djebel El Ouahch nei pressi di Costantina, nel nord-est del Paese.

L’armata nazionale popolare sarà la protagonista di questa operazione: per qualche giorno, infatti, i soldati deporranno le armi, spesso impiegate nella dura lotta all’integralismo islamico oggi in corso, per piantare alberi commemorativi dei martiri per l’indipendenza del loro paese e per salvaguardare il proprio ambiente. Questa iniziativa e il seguito che ha avuto rimarca inoltre il forte rapporto esistente tra la popolazione algerina e l’Armée.

Ogni albero piantato sarà dedicato ai soldati morti durante la guerra d’indipendenza algerina, che vedeva contrapposti l’esercito francese e l’FNP (Front de Libération Nationale), cominciata nel 1954 e terminata nel 1962 quando il 5 luglio di quello stesso anno l’Algeria conquistò la propria indipendenza.

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Il colonnello Khemissi Kamouche, capo del settore operativo militare di Costantina, ha dichiarato che l’operazione “Fedeltà ai martiri” proseguirà in altri tre siti nelle vicinanze di Costantina e che la prima fase di questa iniziativa si è conclusa con la piantagione di migliaia d’alberi in una sola mattinata. Pare che, secondo quanto sostiene Diego Minuti su Ansamed, nessuno dei partecipanti all’operazione delle forze armate si sarebbe sottratto al lavoro, neppure gli alti ufficiali, forse spronati dalla presenza di numerosi reporter.

I prossimi siti che saranno oggetto di questa iniziativa saranno El Baaraouia nella zona di El-Khroub, Benbadis nei pressi di Ain Abid e altre zone comprese nella provincia orientale di Costantina.

L’Algeria è uno dei paesi del Nord Africa maggiormente all’avanguardia per quanto riguarda la tutela dell’ambiente tanto da essere un modello da molti altri paesi sopratutto grazie alle operazioni, di ingente peso economico, nelle zone meridionali del Paese. L’armata nazionale popolare non è inoltre nuova a questo tipo di iniziative volte alla salvaguardia dell’ambiente: già negli anni 70 era stata promossa la realizzazione della famosa “diga verde” ovvero la creazione di una fascia di vegetazione profonda 20 km che unisce l’intero paese, dal confine marocchino fino a quello libico, che a portato ad un raddoppiamento della superficie agricola algerina.

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Stefano Zambon


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