Arriva “Marlee Signs”, nuova app per non udenti

Marlee Matlin Beth è un’attrice che, a 18 anni, perse l’udito a causa di una malformazione genetica. Questo, in passato, non le impedì di imporsi nello “star system”, in cui ci finì appunto vincendo, nel 1987, l’Academy Award come attrice protagonista nel lungometraggio “Figli di un Dio minore”. E questo, oggi, l’ha portata alla creazione di un’applicazione per non udenti, sull’insegnamento della lingua dei segni americana.

L’app, nomata appunto Marlee Signs, si inserisce nella già lunga serie di applicazioni di settore, diffuse per consentire l’apprendimento del linguaggio alle fasce colpite da inabilità all’apparato uditivo. È nata grazie al sostegno della fondazione Medl Mobile, che lavora nel settore della ricerca e dello sviluppo della tecnologia telefonica.

L’obiettivo della nuova app, composta da demo che hanno, come protagonista, la stessa attrice, è quello di garantire, ai fruitori, l’apprendimento del linguaggio Asl: immagini e attrattive visive, che insieme con la frequenza dei corsi preposti, possono assicurare una migliore e più rapida conoscenza delle regole di questa forma di comunicazione.

Inoltre, molto importanti risultano le funzioni “Slow motion e “Spell”: la prima mette a fuoco i singoli dettagli di maggiore interesse per gli utenti, laddove la seconda spiega le modalità di scrittura di una frase complessa, utilizzando appunto il linguaggio dei segni.

L’impegno dell’attrice statunitense non si esaurisce, tuttavia, nell’idea di questa nuova app per non udenti, bensì prosegue anche attraverso la collaborazione con enti no profit, associazioni e organizzazioni benefiche. Citiamone qualcuna:  “Easter Seals”, di cui la Beth è Membro Onorario,  o ancora “AIDS and Pediatric Foundation”, o la “VSA arts”, così come la “Red Gabinetto Celebrity Croce”. Tutte realtà da anni impegnate nel sostegno ai disabili colpiti da sordità.

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Emilio Garofalo


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