I ribelli del gruppo M23 hanno salutato la presa di Goma, città del Congo orientale che sorge sulle rive del lago Kivu, sfilando lungo le strade deserte. I miliziani congolesi, una compagine di circa 300 uomini, hanno posto il punto fermo a una storia di violente rappresaglie: negli ultimi giorni, il distretto di Goma, compreso il quartiere in cui sorge l’aeroporto, è stato teatro di scontri durissimi con le truppe governative.
A pochi chilometri di distanza dal confine con il Ruanda, Paese che apertamente si è schierato a favore della rivolta armata, nei momenti successivi alla presa della città, i ribelli hanno invitato la popolazione a mantenere la calma. Il portavoce delle truppe del gruppo M23, Vianney Kazarama, ha chiesto, inoltre, la resa incondizionata alle truppe del governo, concedendo loro un giorno di tempo.
Stando al rapporto delle Nazioni Unite, i ribelli avrebbero rapito donne e bambini congolesi e causato il ferimento di decine di civili. E se da un lato il segretario generale dell’Onu, Ban Ki-Moon, chiede nuove sanzioni contro gli uomini dell’M23, accusati di reiterata violazione dei diritti umani, dall’altro i caschi blu avrebbero ancora sotto il loro diretto controllo l’aeroporto della città di Goma.
Città nella quale si trovano, peraltro, circa venti italiani, tuttora impossibilitati ad abbandonare la città caduta in mano ai ribelli. Tra questi, il vulcanologo napoletano Dario Tedesco, in Ruanda insieme con altri studiosi per analizzare l’attività di un vulcano in eruzione. È riuscito a contattare, tramite la videochat di Skype, alcuni colleghi, e a questi si deve la diffusione in internet del suo messaggio: “La situazione è drammatica e noi siamo bloccati tra due fuochi”.
Emilio Garofalo
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[…] Facevano irruzione nelle case dei civili. Talvolta in tre, altre volte erano anche di più, gruppi da cinque, sei persone: sfondate le porte d’ingresso delle abitazioni, si lasciavano andare a stupri e violenze di gruppo, accanendosi su donne e bambine. I soldati congolesi, stando all’ultimo rapporto dell’Ufficio Diritti Umani Onu pubblicato lo scorso mercoledì, si sarebbero macchiati di crimini terribili quali “stupri di massa, uccisioni, esecuzioni arbitrarie e vasti saccheggi” mentre fuggivano dai ribelli M23. […]