Popolo egiziano in piazza per manifestare contro il presidente Mohammed Morsi. “Non abbiamo fatto una rivolta per far salire al potere un nuovo Mubarak”, questo è il grido che si percepisce dalle migliaia di persone che da ieri sono accampate in piazza Tahrir al Cairo. La scintilla che ha destabilizzato nuovamente l’Egitto è stata la decisione dell’attuale presidente di attribuirsi nuovi poteri, rendendo inappellabili e immediatamente applicabili tutte le decisioni presidenziali, e di licenziare su due piedi il procuratore generale.
Lo zoccolo duro degli attivisti dell’opposizione ha trascorso la notte in una trentina di tende nella piazza simbolo della rivoluzione. I disordini si sono registrati quando, alle prime luci di questa mattina, altri contestatori hanno tentato di unirsi a loro. La polizia, quindi, è intervenuta in assetto antisommossa, usando i gas lacrimogeni per disperderli. La folla è stata costretta a darsi alla fuga, trovando riparo nelle strade limitrofe.
Intanto i Fratelli Musulmani hanno chiamato la popolazione a una manifestazione, che dovrebbe svolgersi martedì p.v., per dimostrare appoggio al contestatissimo presidente. In un comunicato postato sul suo sito, la Fratellanza ha fatto un ulteriore appello per dimostrare sostegno a Morsi nelle piazze di tutto l’Egitto oggi dopo la preghiera della sera.
L.G.
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