Si era avvicinato troppo alla recinzione che separa l’enclave di Gaza con Israele e l’esercito ha aperto il fuoco. Ahmad al-Nabahin, un disabile di venti anni, è stato crivellato di proiettili nella notte tra domenica e lunedì. Lo riporta Reuters.
Un portavoce dell’esercito israeliano ha confermato l’avvenuta sparatoria, aggiungendo che i soldati hanno aperto il fuoco perché, nell’oscurità della notte, l’individuo – che era disarmato – non aveva obbedito all’ordine di lasciare la zona cuscinetto. Aggiungendo che l’intenzione dei militari era quella di spaventare lo sconosciuto.
La vittima, secondo fonti mediche, era un disabile con gravi problemi mentali. I dottori palestinesi – che hanno dovuto aspettare sei ore prima di ricevere il permesso per prelevare il ragazzo dalla zona vicino al campo rifugiati di al-Bureij – temono che la vittima sia deceduta per delle ferite che, se curate in tempo, non sarebbero state fatali.
Il portavoce dell’esercito israeliano, stando a quanto riportato da Ma’an, ha dichiarato di non avere informazioni circa l’effettiva condizione della vittima e che ulteriori dettagli verranno rilasciati appena possibile.
V.E.
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