Secondo quanto riportato dal sito religioso-nazionalista Melli-Mazhabi, quattro donne sono state lapidate a morte nei giorni scorsi in Iran. Le donne erano state riconosciute colpevoli di “relazioni (sessuali) immorali” e “abuso di droghe”. I corpi attualmente – come dichiarato da agenti di sicurezza della magistratura iraniana – si trovano presso il Dipartimento di Medicina legale di Teheran. Oltre alle ferite in testa ed al viso causate dalla lapidazione, sarebbero visibili sul corpo segni di torture e percosse gravi. La notizia è stata poi ripresa anche da Iran Human Rights.
E’ giallo in merito al processo a carico delle quattro donne. Non è ancora chiaro infatti quando siano state verificate le prove di colpevolezza o se le rispettive famiglie fossero a conoscenza del loro destino. Le esecuzioni inoltre sono avvenute due giorni dopo che il presidente della commissione giudiziaria e legale del Parlamento iraniano aveva annunciato che la lapidazione era stata sostituita da forme alternative di pena.
Secondo Allahyar Malekshahi, le accuse, l’onere della prova, e la punizione per il reato sono stati discussi in seno al comitato. Malekshahi ha poi aggiunto che “In Iran il Codice [penale islamico], stabilisce che l’adulterio sia punibile con la morte, ma le condizioni su come dimostrare l’atto di adulterio, non sono menzionate. Al fine di chiarire la legge, una sezione a parte è stata aggiunta per distinguere e qualificare un rapporto di adulterio.
La “Iran Human Rights” (IHR) dopo aver avuto conferma dell’accaduto ha sollecitato le Nazioni Unite a condurre un’indagine urgente sulla lapidazione delle quattro donne. Mahmood Amiry-Moghaddam, portavoce di IHR, ha dichiarato: “In questo momento non ci sono informazioni sulle identità di queste donne, ma l’evidenza suggerisce che siano state lapidate a morte dalle autorità iraniane”.
Paola Totaro
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Continuate a mentire? Va bene, continuate a mentire. Per la cronaca: Iran Human Rights non esiste. E’ solo una fonte di notizie gestita dagli Usa. Ed è ovvio che le notizie sono tutte false.
Per la cronaca, il 14 febbraio 2011 il Consiglio dei Guardiani ha dato il suo ok. A quel punto la firma di Ahmadinejad è automatica, non può rifiutarsi (basta leggere la COstituzione iraniana per saperlo, ma perchè dovete fare questo sforzo di conoscenza? Nuoce alla vostra propaganda)
[…] […]
La notizia è falsa, in Iran non si lapida nessuno da prima del 200, dal 2002 c’è stata l’adesione del Paese alla moratoria Onu contro le lapidazioni e dal 2011 la lapidazione ès tata cancallata dal Codice Penale.
Inoltre in Iran non c’è una condanna per adulterio dai tempi di Khopmeini o anche prima.
Caro Antonio,
comprendiamo che la notizia – ripresa dal sito dell’Ong Iran Human Rights Italia Onlus – è difficilmente verificabile, soprattutto se si ignora il farsi e non si ha la possibilità di risalire alle fonti dirette. Ma sostenere che “in Iran non si lapida nessuno da prima del 200” e che “in Iran non c’è una condanna per adulterio dai tempi di Khopmeini o anche prima” (a tal proposito IHR Italia Onlus dichiara che “almeno sette verdetti di lapidazione sono state attuate dalle autorità iraniane tra il 2006 e il 2010”) e utilizzare questo per dimostrare la falsità della notizia… non è il modo giusto per provare a verificare la stessa!
PS Tu dici che “dal 2011 la lapidazione ès tata cancallata dal Codice Penale”. E’ corretto dire “sarebbe stata cancellata”, dato che la notizia (diffusa da indiscrezioni di media iraniani e mai ufficializzata) della modifica del codice penale islamico iraniano si ferma, nei principali siti di informazione, all’ultimo vaglio del Consiglio dei Guardiani aggiungendo che la firma del presidente Ahmadinejad (indispensabile per la promulgazione stessa) non sarebbe stata ancora apportata.