di Alex Bizzarri
I Muse sono tornati e l’hanno fatto col botto, dopo il successo del loro ultimo album The Resistance e un lunghissimo tour mondiale la band britannica torna con The 2nd Law un affascinante viaggio sonoro che spazia dal rock sinfonico all’elettronica, facendo incursioni nel territorio sacro dei Queen. Nonostante l’album parta di fatto con una sconfitta, la prima traccia Supremacy infatti era stata inizialmente scritta per la colonna sonora dell’ultimo 007 che ha preferito poi servirsi della struggente voce di Adele in Skyfall, la band ha grandi ambizioni per questo nuovo lavoro, diventare nello specifico la band simbolo della crisis generation, per i più attenti questo lo si può notare sin dal titolo, la seconda legge a cui si fa riferimento infatti è il secondo principio della termodinamica, un tema caro ai teorici della decrescita, secondo cui l’energia contenuta in un sistema chiuso è destinata a disperdersi nell’ambiente circostante.
Temi portanti dell’album sono quindi la decadenza umana e ambientale raccontanti in un puzzle sonoro che spazia tra rock, jazz, elettronica e slanci orchestrali. Sintomatico è anche il video virale ideato dai membri della band che racconta The 2nd Law per immagini: trader di Wall Street in preda al panico, disastri ambientali, ragazzi in fuga dentro metropoli che crollano, inseguiti da un’entità invisibile.
“Si è rotto il giocattolo globale” spiega il leader dei Muse, Matt Bellamy. “Un sistema economico basato su una crescita esasperata senza fine non poteva che collassare” chiosa Bellamy richiamando i principi della decrescita felice di Latouche.
Una svolta sociale e responsabile quindi per la band inglese che parlando ad un numero sempre più vasto di persone, sente il dovere di lanciare un messaggio al passo coi tempi della crisi, sperando che ai piani alti possano arrivare i riff delle loro chitarre elettriche.
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