di Joshua Evangelista. Foto di Stefano Romano
Anna è ligia al dovere, seria e precisa. Simone è compagnone, chiacchiera con i clienti – soprattutto con “le” clienti, meglio se giovani e carine. Anna e Simone si amano. Così al grido “Bacio! bacio” non hanno saputo resistere e si sono lasciati andare ad un’appassionata e travolgente effusione.
Sono stati loro a servirci ieri sera alla Locanda dei girasoli, un ristorante al Quadraro, quartiere popolare di Roma. Eravamo in cinquantacinque: redazione di Frontiere News e lettori, uniti dalla voglia di far sopravvivere una delle più belle realtà della Roma solidale. E di mangiare una buona pizza, in un ambiente professionale e cordiale.
Il ristorante è sostenuto dalla cooperativa “I Girasoli”, che da anni crea posti di lavoro per persone affette da sindrome di Down. Come tutte le cose belle e solidali, anche la Locanda ha sentito contraccolpo della crisi. Così i responsabili sono stati costretti a dimezzare i giorni lavorativi per salvaguardare i dodici lavoratori.
Da lì il comunicato stampa: “Aiutateci a salvare la locanda”. Poche righe che fanno il giro dei social network e arrivano anche in redazione. L’idea è di quelle istantanee, che non hanno bisogno di ulteriori riflessioni: organizziamo una pizzata con i lettori, quale modo migliore per conoscere chi quotidianamente ci legge e ci sostiene? In due minuti l’evento Facebook era pronto.
E così ieri ci siam visti alla locanda, abbiamo mangiato un’ottima pizza e trascorso un bel tempo insieme. Senza bisogno di proclami, senza cadere nella compassione o in un becero buonismo. Continueremo ad aiutarli andando a trovarli. Perché la locanda deve sopravvivere. E per farlo ha bisogno della nostra presenza, di qualche euro e di quella solidarietà genuina che contraddistingue chi condivide lo spirito di questo giornale. E non c’è crisi mondiale che può intaccarla.
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