Settima puntata del diario australiano della nostra Eleonora Dutto (scopri le altre puntate). Questa volta scopriamo il costo della vita in Australia, una volta rimossi definitivamente i panni del turista per immergersi a 360 gradi nella realtà locale. Le immagini sono di Stefano Marai.
Una delle idee più diffuse sull’Australia è che sia molto cara. Per capire qual è il costo della vita in un paese bisogna considerare molte variabili: alcuni numeri possono darvi un panorama generale della realtà australiana; tenete presente che ad oggi un euro è comprato a 1,20 dollari australiani.
Da italiana il primo prezzo che mi è saltato agli occhi è stato quello del caffè: pagare tra i 3 ed i 5 dollari una tazzina dell’amata bevanda è difficile da accettare, un caffè senza dubbio dal sapore amaro… non solo per il prezzo.
La spesa alimentare costa mediamente il doppio se si paragona ai prezzi italiani; quando si spende meno spesso si rinuncia ad una buona qualità. È nella frutta e nella verdura che ho notato la maggiore differenza: si passa dai 3-8 dollari al chilo per le mele ai 5-9 per i pomodori. I prezzi più bassi si incontrano nei mercati rionali, organizzati direttamente dalle fattorie locali, ma che non sempre sono sinonimo di alta qualità. Non c’è particolare divario nel prezzo d’acquisto di carne o pesce: entrambi si aggirano tra i 15 e i 20 dollari al chilo.
Se cercate un modo per togliervi qualche vizio non salutare, questo è il paese giusto: sigarette e alcol sono i prodotti più dispendiosi in assoluto. Un pacchetto di sigarette da 20 si aggira attorno ai 15 dollari, mentre 30 grammi di tabacco ne costano 24. Non è consentito fumare non solo nei luoghi pubblici al chiuso, ma anche in quelli all’aperto; è permesso solo in specifiche aree, pena multe pesanti.
La questione è ancor più spinosa riguardo l’alcol: in Australia consumare alcolici in pubblico è considerata un’offesa, per questo la vendita e l’acquisto di bevande alcoliche è disincentivato dal Liquor act del ‘92. Sono previste multe estremamente salate per chi vende alcool a minori, per chi lo serve a clienti già ebbri, per chi consuma alcol in luoghi pubblici al di fuori dei ristretti spazi in cui è autorizzato ed il limite consentito per guidare è zero.
Curiosità: ad alcune comunità aborigene è proibito completamente il consumo di bevande alcoliche, secondo la discutibile tesi per la quale l’alcool rende queste persone in particolare più violente.
Per evitare l’eccessivo consumo di alcool i prezzi sono tenuti molto elevati: un cocktail in un locale notturno varia dai 15 ai 20 dollari, un bicchiere di vino tra gli 8 e i 12 e una birra media tra i 5 e gli 8.
Anche i divertimenti sono particolarmente cari: il biglietto del cinema costa mediamente 15 dollari, un concerto per un artista non popolare varia tra 30 ai 50 dollari, i più celebri tra i 90 e i 180 dollari. Partecipare ad un evento sportivo (cricket, rugby, football australiano) può costare da un minimo di 60 ad un massimo di 300 dollari circa: il prezzo cambia per settore fumatori e per le aree in cui è consentito bere l’alcol.
Queste linee confermano l’idea di un paese molto caro ma, attraverso la mia esperienza, sto costatando quanto questi costi abbiamo gravato su di me fin quando sono rimasta nella condizione di turista: dal momento in cui ho trovato un lavoro come barista in una caffetteria, a 30 ore settimanali, affrontare le spese del quotidiano non è stato più un problema.
La percezione è che ci sia un rapporto proporzionale tra il costo della vita e gli stipendi medi, equilibro che non mi fa stranamente pesare un caffè a 4 euro… ma il cattivo sapore rimane lo stesso, ahimè.
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Pardon: zero è per i neo patentati.
Ciao eleonora, posso sapere se posso cosa intendi per un budget minimo??? io ho intenzione di partire tra gennaio e febbraio con un visto da studente in quanto devo studiare anche la lingua dato che sono ad un livello elementare, pensi che anche per una ragazza che non ha un buon livello di inglese ci sia possibilità di trovare dei casual job??? Grazie e in bocca al lupo per la tua avventura!!!
Il limite per guidare e’ 0,50………non zero
Ubriacarsi è il motivo principale di divertimento per gli australiani; a quanto pare questi provvedimenti non scoraggiano anzi amplificano il fenomeno. Si comincia a bere molto presto di giorno, soprattutto le festività sono occasioni prettamente dedicate al bere, sia in casa che nei locali. Ma devo anche riconoscere che sono ubriachi educati, non molesti, e soprattutto usano molto chiamare un taxi per tornare a casa anche se hanno bevuto un paio di bicchieri.
Questo proibizionismo ha funzionato molto di più con il fumo.
mmmmm puritani e un pò bacchettoni direi… ma in tutto questo quanti alcolisti ci sono? ovvero questi provvidimenti portano a qualche risultato oppure la gente si sballa a casa e poi va nei locali?
se ti beccano ubriaco al volante sono 3 anni senza patente, e se guidi senza patente sono 5 anni di galera