Resta altissima la tensione in Siria. A pochi giorni di distanza dal massacro dei bambini nel villaggio di Deir al-Asafir, sono quattro, nuove esplosioni a provocare numerose vittime. Le deflagrazioni, di cui due causate da autobombe, sono avvenute a Jamarana, nella periferia di Damasco.
Un primo bilancio parlava di 20 vittime, divenute subito 54 nel giro di poche ore. Si contano 120 feriti. Stando al comunicato diffuso dall’agenzia ufficiale Sana, questi sarebbero “attentati terroristici”, e il numero delle vittime sarebbe, in realtà, imprecisato.
Il quartiere di queste nuove stragi, Jamarana, è un distretto popolato principalmente da drusi e cristiani. ‘ Secondo il ministero degli Interni siriano, supportato dalla televisione di Stato, nel sobborgo colpito la maggioranza dei residenti è a sostegno del presidente Bashar al-Assad.
La strage sarebbe, dunque, riportandosi sempre alla lettura degli organi governativi, il risultato dall’innalzamento del livello di offensiva da parte dei ribelli.
E.G.
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