Vendere il permesso di soggiorno per uscire dalla crisi della bolla immobiliare. Accade a Madrid, dove il governo ha deciso di concedere il permesso temporale agli stranieri che compreranno casa in Spagna, per un valore superiore a 160mila euro.
Ad annunciarlo è stato il segretario di Stato per il Commercio Jaime Garcìa Legaz. L’idea di stabilire un prezzo minimo, servirà a tenere sotto controllo le ingenti richieste di permessi di residenza. Un’iniziativa rivolta soprattutto a russi e cinesi che negli ultimi anni hanno consolidato la loro presenza in Spagna.
Il progetto del governo ha suscitato diverse polemiche, non di certo degli immobiliaristi, bensì delle associazioni degli immigrati, che hanno definito l’iniziativa una “misura disperata” e “discriminatoria” diretta solo ad una classe medio alta di stranieri. Dalla parte dell’opposizione anche il Partito Socialista che ha accusato l’esecutivo di comportarsi da mercante per il rilascio del permesso di soggiorno.
“Invece di mettersi nei panni del promotore immobiliare, il governo dovrebbe pensare a porre un freno agli sfratti ed evitare che ci siano più case vuote e più famiglie per strada”, così ha affermato Marisol Pérez Domìnguez, segretaria della Cooperazione e Immigrazione del Psoe.
Anche il presidente della sottomissione dell’immigrazione del Consiglio generale dell’avvocatura spagnola, Pascual Aguelo, si è mostrato scettico presumendo che dietro questa misura possano inserirsi un mercato malavitoso per il riciclaggio di denaro.
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