Il 19 dicembre scorso è morto all’età di 73 anni il fumettista giapponese Keiji Nakazawa, autore del manga autobiografico sulla bomba atomica di Hiroshima (“Gen di Hiroshima”, tradotto in italiano con “Gen a piedi scalzi”). La notizia della sua scomparsa è stata diffusa dai media giapponesi solo questa mattina. Nato a Hiroshima, Nakazawa aveva sei anni quando nell’ agosto del 1945 gli americani sganciarono la prima bomba atomica sulla sua città, uccidendo circa 140.000 persone, tra cui suo padre, suo fratello e le sorelle. Come sua madre, che morì vent’anni dopo, Keiji Nakazaw fu colpito dalle radiazioni.
Nel fumetto “Gen di Hiroshima”, un manga pubblicato in diversi volumi e tradotto in oltre venti lingue, Nakazawa racconta come ha vissuto la guerra, la bomba e le sue conseguenze. “Le armi nucleari fanno paura, devo fare assolutamente tutto ciò che posso per far sì che la terra ne sia liberata”, amava ripetere. “Il tesoro più importante dell’umanità è la pace – diceva – per questo voglio che i giovani leggano “Gen di Hiroshima” e riflettano sugli orrori della guerra e della bomba atomica”. Il manga in Giappone divenne anche un film. Nakazawa, a cui nel 2010 è stato diagnosticato un tumore, aveva smesso di disegnare nel 2009 a causa del peggioramento delle sue condizioni di salute.
Luca La Gamma
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