Lo chavismo stravince ancora: ieri, alle regionali, in Venezuela, il partito socialista guidato da Hugo Chavez, il Psuv, è stato votato a maggioranza in 20 dei 23 stati del Paese. All’opposizione guidata dal leader antichavista Henrique Capriles, è andato Miranda, stato a nord del Venezuela e secondo Paese più importante della nazione.
L’esito del primo voto “orfano” della presenza del presidente socialista –Chavez ha seguito le elezioni da Cuba, dove si trova per affrontare la sua quarta operazione contro un tumore nella zona pelvica: dall’Havana giungono notizie di una lenta ripresa- è stato comunicato dalla presidentessa del Consiglio nazionale elettorale, Tibisay Lucena, e ha confermato il consolidato successo dello “chavismo” in Venezuela.
E nonostante sia stata, quella di ieri, la prima assenza del presidente durante gli “election days” negli ultimi 14 anni, il Psuv è comunque riuscito a imporsi in quasi tutti gli stati, al punto che l’Agenzia ufficiale Avn ha sentenziato: “Il Venezuela è più “chavista” che mai”.
A nord del Paese, nello stato di Miranda, si è svolto il duello chiave, il più importante della tornata regionale: il 40enne Capriles, governatore uscente (lo stesso che, il 7 ottobre scorso, era stato sconfitto da Chavez alle presidenziali) si è imposto sull’ex vicepresidente Elias Jaua, una delle figure di spicco del Psuv: sarà lui, ancora, ad avere il controllo del secondo Paese del Venezuela e, inoltre, a guidare il Tavolo del Mud, l’unità democratica, cui fa parte una compagine formata da una ventina di partiti “antichavisti”.
A causa della sconfitta subìta nel duello con il presidente in carica, Capriles necessitava di una conferma nella sua regione, anche per non incrinare la leadership del Mud. L’obiettivo- secondo i dati del Cne – è stato raggiunto: ha ottenuto il 50,3% dei consenso, a fronte del 46,1% delle preferenze andate, invece, a Jaua. Una vittoria che l’unità democratica può festeggiare, tuttavia, solo nel Paese del nord.
Infatti, un po’ dappertutto in Venezuela, a vincere sono stati gli uomini del Psuv. Tra i 20 stati conquistati, c’è Zulia, il più ricco e popolato dell’intero paese, ma anche Carabobo, Gtachira e Nueva Esparta, strappati all’opposizione democratica.
Emilio Garofalo
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