Credo che non scorderemo mai il 6 gennaio 2011: dopo settimane insonni, fatte di ore al telefono, codici web e tante speranze, questo sito vedeva la luce. Stanchi, osservavamo quella creatura ancora informe che avevamo deciso di chiamare Frontiere News. Guardandoci indietro possiamo dire che il percorso fatto finora è davvero entusiasmante: hanno scritto sul sito più di 120 persone provenienti da ogni angolo del mondo; abbiamo una redazione di venti giornalisti che con costanza ed entusiasmo raccontano la realtà che ci circonda e le sfide dell’interculturalità; migliaia di persone leggono ogni giorno i nostri articoli, per poi commentarli e analizzarli sui social network.
Ma Frontiere non è solo web. Ci tengo a ricordare alcune delle iniziative portate avanti finora: abbiamo partecipato a una missione di sostegno umanitario ai migranti di Lampedusa organizzato dalla onlus Coevema; siamo stati partner di progetti di scambio culturale finanziati dall’Ue in Polonia, Turchia e Serbia; abbiamo supportato la Locanda dei girasoli, che dà lavoro a ragazzi affetti da sindrome Down, attraverso una cena in cui i redattori hanno incontrato i lettori. Solo per citare alcuni dei tanti progetti extra-web che come Associazione sosteniamo.
Cosa aspettarci da questo 2013? Un assoluto cambio di tendenza. Già, perché in un momento in cui tanti quotidiani chiudono i battenti e chi investe nell’editoria viene preso a pesci in faccia, noi di Frontiere abbiamo deciso di fare una vera e propria follia: pubblicare un libro. Di carta (e non solo).
Si chiamerà Ripartire e uscirà all’inizio del prossimo mese. Sarà una raccolta di storie di persone che tramite la solidarietà hanno trovato le chiavi per “ripartire”, anche in un momento come questo. Inoltre sarà la summa dello spirito che ha animato questi due anni di attività e verrà arricchito dai pensieri di intellettuali e artisti che, come noi, credono che un approccio interculturale e solidale sia l’unica vera chiave per ripartire in un periodo di crisi. Altro che spread, spending review, etc! Partecipano a questo progetto il vignettista Vauro, Stas’ Gawronski, Riccardo Noury, Carlotta Mismetti Capua, Enrico Fontana, Luca Bauccio e davvero tanti altri. E, poiché crediamo che l’editoria debba tornare popolare e riscoprire la sua valenza sociale, il nostro libro costerà solo 5 euro (il 10% del prezzo di copertina verrà devoluto alle battaglie per i diritti umani portati avanti da Amnesty International) e verrà diffuso secondo i parametri delle licenze Creative Commons. Ma di tutto questo parleremo a breve. Oggi vogliamo goderci il nostro compleanno.
Joshua Evangelista
responsabile editoriale
Profilo dell'autore
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