Fra il 1909 e il 1915, il fotografo russo Sergei Mikhailovich Prokudin-Gorskij (1863-1944) avviò un’indagine fotografica dell’impero russo con il supporto dello zar Nicola II e del Ministero dei Trasporti.
Pioniere della fotografia a colori, Gorskij condusse diversi esperimenti con le camere tricromatiche, riuscendo a raccogliere oltre duemila immagini che, nelle sue intenzioni, dovevano diventare materiale didattico per le scuole.
In seguito, a causa dei limiti tecnici del tempo e dell’inizio della rivoluzione bolscevica, le foto sono rimaste abbandonate fino al 1948, anno in cui sono state acquistate dalla biblioteca nazionale degli Stati Uniti. Restaurate grazie alle tecniche digitali nel 2001, le immagini hanno cominciato a circolare su internet. E la casa editrice tedesca Gestalten le ha raccolte in un libro, intitolato Nostalgia. La collezione di Gorskij è esposta alla libreria del congresso a Washington.
L’alta qualità delle immagini, in combinazione con i colori brillanti, rendono difficile per gli spettatori credere che le fotografie siano vecchie di 100 anni.
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