Non ce l’ha fatta il fotoreporter francese Olivier Voisin. È morto ieri sera in un ospedale di Istanbul dove era stato trasferito subito dopo il ferimento avvenuto lo scorso giovedì nel nord della Siria.
Voisin si trovava nelle vicinanze della città di Idlib, ad Hamah, dove documentava le operazioni di una katiba (gruppo armato dell’opposizione), quando schegge di proiettili lo hanno colpito al braccio destro e alla testa. Inutile l’intervento chirurgico al quale è stato sottoposto.
E’ il quarto giornalista francese a perdere la vita nel conflitto siriano.
CHI ERA
Voisin è nato in Corea del Sud, ma è stato adottato da una famiglia francese. Inizia a fotografare all’età di 17 anni documentando per la stampa di Lione una serie di manifestazioni studentesche.
Da lì in poi tutto si evolve in maniera veloce: prima la Polonia per un quotidiano nazionale, poi il Vicino Oriente e a 22 anni il sud del Libano, al seguito dell’armata israeliana.
Questa era la sua seconda volta in Siria. Lo scorso agosto infatti era riuscito a raggiungere Aleppo e a testimoniare con le sue foto, l’orrore della guerra.
Vogliamo ricordarlo con una frase che rilasciò in una delle sue ultime interviste. Alla domanda “Qual è il senso ultimo della tua professione” rispose “Continuare ad essere umano”. (Qui l’intervista completa)
Teodora Malavenda
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