Secondo un’indagine del Wall Street Journal la generazione dei 40enni italiani è una generazione “spremuta” dal fisco, che rischia di dover fronteggiare l’austerità per il resto della propria vita professionale.
Apertura del quotidiano americano dedicata agli italiani e all’argomento fisco dunque. “Noi siamo la generazione perduta” – racconta l’imprenditore veronese Andrea Bolla, secondo cui la differenza tra la sua generazione e quella dei nati negli anni ‘50 è che allora si percepivano le difficoltà come qualcosa di superabile, mentre “ora noi siamo spesso nella mentalità della mera sopravvivenza” – continua l’imprenditore veronese.
Il giornale, che prosegue raccogliendo testimonianze di difficoltà di 40enni italiani e citando i problemi di corruzione, scarsità di crescita economica, boom del debito pubblico del Paese negli ultimi 20 anni, sottolinea come gli italiani nati negli anni ’70 pagheranno il 50% in più di tasse sui guadagni nell’arco della vita rispetto a quelli nati nel 1952, e che l’attuale peso fiscale su un reddito medio annuale di 40mila euro oggi è del 38% rispetto al 25% di venti anni fa.
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