L’attacco chimico a Halabja, conosciuto anche come Massacro di Halabja o Venerdì di sangue, è stato una strage genocida contro il popolo curdo che ha avuto luogo il 16 marzo 1988, durante le ultime settimane della guerra tra Iran e Iraq. Le forze governative irachene utilizzarono armi chimiche nella città curda di Halabja, nel Kurdistan meridionale: le stime delle vittime parlano di numeri che vanno dalle 3.200 alle 5.000 persone, i feriti sarebbero invece tra le 7.000 alle oltre 10.000 persone. Diverse migliaia di persone sono inoltre morte di complicazioni e malattie dopo l’attacco, oppure sono nate con malformazioni o difetti genetici.
L’attacco è stato ufficialmente definito come un atto di genocidio contro il popolo curdo in Iraq. L’Alta Corte penale irachena ha riconosciuto il massacro di Halabja come un atto di genocidio il 1 ° marzo 2010, una decisione accolta con favore dal governo regionale del Kurdistan.
Per approfondire, consigliamo la lettura del nostro reportage “Il massacro dei curdi di Halabja è un monito all’odio di oggi“.
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