La Corea del Nord è entrata in uno ‘stato di guerra’ con il Sud e ogni questione tra i due paesi sarà trattata su questa base. Lo ha annunciato l’agenzia ufficiale Kcna. “Situazioni nella penisola coreana, che non sono né di pace e né di guerra, sono giunte alla fine”, si legge nel comunicato. La presa di posizione di Kim Jong-un è un ultimatum alle “forze ostili e una decisione definitiva per la giustizia”. Decade quindi l’armistizio siglato alla fine del conflitto del 1950-53, già annullato qualche giorno fa dalla Corea del Nord (insieme a tutti i patti di non aggressione con il Sud) come risposta alle manovre militari speciali tenute da Usa e Corea del Sud dall’11 al 21 marzo.
Per gli Stati Uniti il fatto che la Corea del Nord abbia indicato di essere in stato di guerra con il Sud è da considerarsi una minaccia. “Abbiamo visto le informazioni contenute nel nuovo comunicato non costruttivo della Corea del Nord. Prendiamo queste minacce sul serio e restiamo in stretto contatto con i nostri alleati sud coreani”, ha dichiarato un esponente dell’amministrazione americana al New York Times. “Siamo convinti che Kim stia cercando di rafforzare il proprio ruolo con la sua gente e le sue forze armate, che ancora non lo conoscono. Siamo preoccupati di quello che potrebbe fare dopo, non di quello che sembra minacciare di voler fare”.
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