Come organizzare un matrimonio multiculturale

Il matrimonio è ancora oggi un rito che caratterizza le culture di ogni angolo del pianeta, fungendo da cartina tornasole per credenze, tradizioni e strutture sociali dei vari popoli.

Il rito nuziale è da sempre un momento coinvolgente e importante per la comunità, che si raccoglie e convoglia le proprie energie positive verso la neo-coppia pronta a giurarsi amore eterno, dedicando loro i migliori auspici con veri e propri rituali propiziatori.

L’atto matrimoniale si caratterizza soprattutto in base alla religione professata dai due futuri coniugi, ed è proprio attraverso questa che l’evento assume dei connotati completamente diversi, pur mantenendo inalterato il suo significato più profondo.

Nozze tradizionali o nozze “etniche”?

Nell’era del Villaggio Globale, in cui i confini tra territori sembrano ormai inesistenti, un numero sempre maggiore di persone cerca soluzioni alternative per il cosiddetto “giorno più bello”, guardando con favore all’esplorazione di culture diverse sia per diretto coinvolgimento di uno dei due coniugi (i matrimoni multiculturali sono all’ordine del giorno), sia per pura e semplice curiosità.

Grazie al mezzo internet è possibile accedere a una mole pressoché infinita di informazioni e suggerimenti su come rendere unico il giorno del “si”. E’ inoltre possibile cercare on-line le offerte più convenienti per viaggi, regali e servizi necessari per la gestione di tutto ciò che ruota attorno alle nozze così come le intendiamo nella nostra cultura, che vanno dal catering al fotografo sino ad arrivare a fiori e bomboniere.

Considerati i costi elevati che mediamente un matrimonio richiede, si sta diffondendo tra le giovani coppie la tendenza a cercare ogni potenziale possibilità di risparmio, anche attraverso siti come il noto Groupon che offrono sconti e coupon per organizzare il matrimonio.

Matrimonio multiculturale: la cerimonia buddista

Se invece si desidera dare un’impronta tutt’altro che nazional popolare alle proprie nozze, per rispettare un percorso spirituale personale o semplicemente per rendere unico il “finché morte non ci separi”, sarà sufficiente cercare il tipo di cerimonia che meglio si adatta alle proprie esigenze e aspettative, e lasciarsi trasportare dall’emozione del momento.

Un esempio denso di contenuti mistici (divenuto ormai anche di moda) è il matrimonio buddista, che ha un’impostazione totalmente diversa rispetto a quella delle altre culture, in quanto non viene vissuto come un rituale “necessario” alla coppia, imposto socialmente dall’esterno, ma come la realizzazione di un desiderio puramente interiore, che non necessita di essere codificato in alcun modo.

Questa connotazione di libertà personale caratterizza la cerimonia a tal punto che non esiste un cerimoniale imposto per lo svolgimento di un matrimonio, anche se comunque esistono dei passaggi che generalmente si ripetono.

Come organizzare un matrimonio buddista partendo da queste considerazioni di base?

E’ importante innanzitutto riproporre l’atmosfera zen e meditativa che avvolge questa religione, ricreando quell’armonia con la natura e l’ambiente circostante tipica di chi pratica questa religione. Statue votive, drappeggi indiani o comunque orientali e abiti tipici, andranno a comporre l’ambientazione scelta per il rito insieme a candele, incensi e piante verdi, per consentire ai partecipanti di immergersi in un’oasi di pace ed energia sensoriale.

Le nozze buddiste si svolgono alla presenza di amici, parenti e testimoni, che assistono tutti insieme alla recita di alcune preghiere come il capitolo Hoben e il Jgage, per poi proseguire con qualche minuto di Daimoku.

A questo punto, mentre nel cerimoniale cattolico viene bevuto il vino benedetto, in quello buddista sia gli sposi che i testimoni devono bere tre sorsi di sakè da tre tazze diverse, che simboleggiano l’esistenza passata, quella presente e quella futura.

Per concludere il rito, che va ricordato non ha valore legale nel nostro Paese e dunque andrebbe accompagnato da un matrimonio civile, i presenti potranno recitare alcuni Daimoku per augurare felicità agli sposi, prima di passare ai festeggiamenti più profani.

Chiunque fosse interessato a organizzare un matrimonio buddista o semplicemente a ricevere maggiori informazioni a riguardo, può contattare l’UBI (Unione Buddisti Italiani) oppure l’Istituto Buddista Italiano Soka Gakkai.


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