Il 14 aprile, presso l’Aula Magna dei Fratelli Scuole Cristiane a Roma, l’Associazione Umangat-Migrante ha proiettato in anteprima assoluta in Italia, il film “Migrante (The Filipino Diaspora)” del multi-premiato regista Joel Lamangan.
L’iniziativa – supportata dall’Ambasciata delle Filippine, dalla sezione italiana di Migrante International, da molte altre associazioni locali e di cui Frontiere News è stata media partner – è servita per raccogliere fondi a supporto delle missioni medico-sociali nelle aree depresse socialmente nel programma della Umangat-Migrante.
Il film narra la storia di Frida, una madre costretta a lasciare la sua famiglia a Pampanga, nelle Filippine, perché non più in grado di sfamare i propri figli, dato che il marito dilapida tutti i ricavati del suo lavoro con la sua amante. Emigra perciò in Israele, dove lavora presso un console giordano dell’Ambasciata che la importuna continuamente, ribattendo ai suoi rifiuti che le Filippine sono un paese di schiave.
La violenza sessuale subita una notte la fa reagire fino ad uccidere il console e a fuggire presso suoi amici filippini, conosciuti in città. Da qui le peripezie del marito di raggiungerla per portarla a casa, tornato sulla retta via dopo avere compreso le difficoltà della moglie nel lavorare all’estero, i militari israeliani che la cercano per imprigionarla e i suoi amici filippini, della Migrante International, che la aiutano e portano avanti i suoi diritti. Un buon film che si può riassumere nelle parole del capo sezione dell’associazione in Israele, che esorta i filippini OFW (i filippini lavoratori all’estero) a non pensare di lavorare all’estero solo per se stessi o le proprie famiglie, ma per l’intero Paese. Un buono spunto di riflessione e aggregazione per la numerosa comunità filippina romana.
testo e foto di Stefano Romano
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