E’ stato approvato dall’assemblea generale dell’Onu il primo trattato internazionale sul commercio delle armi convenzionali. 154 i voti favorevoli , tre contrari (Siria, Corea del Nord e Iran) e 23 astenuti, fra cui la Russia, Cuba, Venezuela e Bolivia.
Il trattato è il primo testo di rilievo sul disarmo, relativo alle armi classiche. Tra i promotori Francia, Gran Bretagna e Stati Uniti. Il via libera da parte degli Usa è arrivato grazie all’intervento di Barack Obama. Contrari invece Siria, Corea del Nord e Iran, gli stessi Paesi che la settimana scorsa hanno bloccato il via libera unanime, per alzata di mano.
Secondo alcuni diplomatici il trattato potrebbe entrare in vigore nel giro di un paio d’anni, a partire dalla cinquantesima ratifica. La notizia è che fino ad oggi nessun trattato regolava il commercio mondiale delle armi, un giro d’affari che sfiora i 60 miliardi di dollari.
Il trattato non prevede controlli sull’uso interno delle armi nei Paesi che hanno firmato, ma chiede ai governi di introdurre leggi nazionali sul trasferimento di armi convenzionali e delle loro componenti.
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