E’ stato condannato a 10 mesi di carcere con la condizionale il pianista e compositore turco Fazil Say. Il maestro di fama internazionale è stato riconosciuto dal tribunale di Istanbul reo di aver insultato i valori religiosi di una parte della popolazione per aver twittato battute ironiche sulla religione musulmana. Il compositore, ateo dichiarato, finì nell’occhio del ciclone nella primavera del 2012 a causa di alcune considerazioni personali rese pubbliche tramite il suo profilo Twitter e per aver retweettato il post di un utente che screziava l’idea islamica del paradiso.
I più integralisti si infuriarono e ben presto il fondatore del Worldjazz Quartet finì nella lista nera dei PM di Instanbul. Dopo aver rischiato 15 mesi di carcere, alla fine gli stessi PM hanno optato per la riduzione a 10 mesi con la condizionale. Il suo caso, però, ha rinfocolato le polemiche sul ruolo crescente della fede in uno Stato storicamente laico, ma governato da 11 anni da un partito di ispirazione religiosa. In ottobre Say aveva ipotizzato di emigrare in Giappone in caso di condanna.
L.G.
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