Gestire razionalmente le eccedenze di cibo che altrimenti finirebbero nella spazzatura, rappresenta ancora un sfida globale.
Stando al rapporto emerso durante il Reuters Food and Agriculture Summit di Chicago “fino a metà del cibo prodotto viene sprecato e finisce in pattumiere e discariche di tutto il mondo”. Secondo gli esperti recuperando queste risorse si aiuterebbe l’ambiente oltre a poter sfamare la popolazione sotto la soglia di povertà.
La soluzione al problema sembra essere ancora lontana ma piccoli passi in questa direzione sono stati mossi dalla Fondazione Bruno Kessel di Trento (ente che opera nel campo della ricerca e dello sviluppo tecnologico). I ricercatori dell’istituto hanno ideato Bring the Food, un’applicazione per smartphone e tablet in grado di favorire virtualmente l’incontro tra domanda e offerta di alimenti.
La procedura è molto semplice: un servizio di catering immette on line ( a fine giornata) un elenco di prodotti invenduti. Dall’altra parte un’associazione che opera nello stesso territorio può prelevarli e distribuirli tra i bisognosi.
Quindi se da un lato si sopperisce alle carenze alimentari, dall’altro si contribuisce alla diminuzione dei rifiuti da smaltire.
L’app scaricabile gratuitamente dal sito www.bringfood.org è disponibile in diverse lingue.
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