Gli 800 bambini della comunità musulmana degli Ayao sul Monte Chaone, in Malawi, non avranno più problemi con l’acqua. Lo dice la Misna. Con il pozzo scavato, grazie all’aiuto dei missionari presenti nel territorio, gli alunni potranno avere accesso diretto all’acqua, di conseguenza avranno la possibilità di seguire più le lezioni e migliorare la loro istruzione.
“Il pozzo è stato scavato a mano – ha detto don Piergiorgio Gamba, missionario in Malawi – per ottenere quattro metri d’acqua è stato necessario spaccare lastroni di pietra utilizzando copertoni calati nel pozzo e poi ricoperti con acqua fredda”.
Molte bambine e bambini lasciavano la scuola – ha spiegato Gamba – a causa dei problemi di igiene dovuti alla mancanza d’acqua.
La costruzione del pozzo è diventata l’occasione di una festa alla quale ha partecipato Chamba, il capo tradizionale degli Ayao, musulmano. “Questa tribu – ha spiegato Gamba alla Misna – è molto vicina agli arabi che vivono sulla costa del Mozambico, dai quali ha preso la fede islamica e l’arte della guerra nei lunghi anni della tratta degli schiavi”. Nel sud del Malawi gli Ayao sono arrivati nel XIX secolo. Sul Monte Chaone, una vetta che supera i 1300 metri, vivono in 10.000 e sono dediti per lo più all’agricoltura. “L’acqua – scrive il missionario – può cambiare il livello di vita e, in particolare, impedire l’esodo dei giovani verso le miniere del Sudafrica”.
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