Capita che anche le marionette possano protestare. Ariel Doron, un burattinaio israeliano di Jaffa, ha pubblicato un video nel quale chiede di firmare una petizione per “permettere ai bambini palestinesi di partecipare al festival “.
Alcuni giorni fa il 19esimo Festival internazionale di marionette che si sarebbe dovuto tenere nel teatro Al-Hakwati di Gerusalemme Est ,momentaneamente chiuso, è stato cancellato dal Ministero della Pubblica Sicurezza israeliano secondo cui il quale organizzatori del festival avrebbero ricevuto fondi dall’Autorità Palestinese.
“Ogni bambino ha il diritto di assistere ad uno spettacolo di marionette e nessuno ha il diritto di impedirglielo”, dice Ariel Doron, il 29enne burattinaio che ha avviato la campagna online. Il video che dura circa due minuti ha come attori un martello del giorno dell’Indipendenza israeliana che colpisce una colomba in volo, un cammello affamato e una tigre confusa che inseguono una marionetta palestinese sulla musica di “Jaws”. Fatto prigioniero il pupazzo palestinese, viene legato ad un albero e bendato.
Doron dice che lui e le sue marionette si sono offesi ed arrabbiati per la decisione di cancellare il festival per bambini e così hanno pensato ad un modo, non violento, per fare protesta: “Volevo fare qualcosa con le marionette”.
Il burattinaio israeliano vuol far capire al proprio governo che quando si prendono decisioni impopolari come quella di impedire l’ avvenimento di un festival per bambini, ci si deve aspettare almeno delle proteste ed inoltre che è del tutto aberrante venga impedito a dei bambini e solo a certi bambini di svolgere le proprie attività . Ieri si sono tenute due manifestazioni, pacifiche, fatte da marionette, in Gerusalemme est , capeggiate dal direttore del teatro Al-Hakawati e dallo stesso Doron e centinaia di bambini. Ariel Doron ha dichiarato al giornalista di NENA News: ” Come possono andare avanti i trattati di pace se viene impedito a dei bambini di partecipare ad un festival ?”
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