Armati di blocchi di cemento, quattro nazionalisti israeliani – di età compresa tra i 17 e i 26 anni – hanno distrutto le lapidi di una quindicina di tombe in un cimitero greco-ortodosso di Gerusalemme, nei pressi delle mura della città vecchia, vicino al Cenacolo. Due dei quattro vandali appartengono ai “Giovani delle colline”, un gruppo strettamente legato ai coloni responsabile di aver profanato molte moschee e chiese negli anni passati.
Questo è solo l’ultimo attacco che estremisti israeliani riservano ai cristiani in Israele. Basti ricordare, per non andare troppo in là nel tempo, il monastero profanato a Gerusalemme,i simboli fallici disegnati nella chiesa di Kafar Bir’em, il convento di San Francesco sul monte Sion riempito di scritte blasfeme (come “Gesù figlio di p…”) oppure le porte del monastero di Latrun incendiate dai coloni. Per conoscere invece le sofferenze dei cristiani palestinesi, si legga lo speciale che abbiamo pubblicato lo scorso Natale (in italiano, inglese, arabo ed ebraico).
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[…] (colpito dalle molotov dei terroristi di matrice sionista), alle lapidi devastate da coloni nel cimitero cristiano di Gerusalemme. I casi riportati sono ovviamente soltanto alcuni dei tanti che hanno reso estremamente difficile […]
[…] anche il lato più scomodo della coesistenza israelo-cristiana, quello fatto di chiese devastate, cimiteri profanati e conventi dati alle fiamme dai coloni. E, ancora, chissà se il premier israeliano farà fare un […]