Quirico: “E’ folle dire che io sappia che non è stato Assad a usare i gas”

A poche ore dalle dichiarazioni di Pierre Piccinin secondo cui Assad non sarebbe il responsabile dell’attacco chimico che lo scorso 21 agosto ha causato centinaia di morti nella periferia di Damasco, arriva la secca smentita del giornalista de La Stampa Domenico Quirico, suo compagno di prigionia in Siria. Riportiamo di seguito l’articolo apparso sul sito LaStampa.it.

 

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“E’ folle dire che io sappia che non è stato Assad a usare i gas”: lo ha detto a LaStampa.it il nostro inviato Domenico Quirico, dopo aver appreso delle dichiarazioni del suo compagno di prigionia in Siria Pierre Piccinin e delle interpretazioni che ne vengono date in queste ore.

Quirico ha voluto ricostruire l’episodio di cui è stato protagonista con Piccinin in Siria, per sottolineare quali siano gli elementi di conoscenza a sua disposizione. “Eravamo all’oscuro di tutto quello che stava accadendo in Siria durante la nostra detenzione, e quindi anche dell’attacco con i gas a Damasco”, ha raccontato Quirico. “Un giorno però – ha aggiunto – dalla stanza in cui venivamo tenuti prigionieri, attraverso una porta socchiusa, abbiamo ascoltato una conversazione in inglese via Skype che ha avuto per protagoniste tre persone di cui non conosco i nomi. Uno si era presentato a noi in precedenza come un generale dell’Esercito di liberazione siriano. Un secondo, che era con lui, era una persona che non avevo mai visto. Anche del terzo, collegato via Skype, non sappiamo nulla”.

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“In questa conversazione – prosegue la ricostruzione di Quirico – dicevano che l’operazione del gas nei due quartieri di Damasco era stata fatta dai ribelli come provocazione, per indurre l’Occidente a intervenire militarmente. E che secondo loro il numero dei morti era esagerato”. “Io non so – è il racconto di Domenico Quirico – se tutto questo sia vero e nulla mi dice che sia così, perché non ho alcun elemento che possa confermare questa tesi e non ho idea né dell’affidabilità, né dell’identità delle persone. Non sono assolutamente in grado di dire se questa conversazione sia basata su fatti reali o sia una chiacchiera per sentito dire, e non sono abituato a dare valore di verità a discorsi ascoltati attraverso una porta”.

“Bisogna tener presente – ha concluso Quirico – la condizione in cui eravamo e non dimenticare che eravamo prigionieri che ascoltavano cose attraverso le porte. Non ho elementi per giudicarle, sono abituato a parlare e a dare per certe le cose che ho verificato. In questo caso non ho potuto controllare niente. È folle dire che io sappia che non è stato Assad a usare i gas”.

 


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