di Loredana De Pace
Fabio Civitelli è nato a Lucignano, in provincia di Arezzo, cinquantotto anni fa e, sin dai primi esperimenti con la matita, nei suoi disegni c’era Tex Willer. Ma quando sui quaderni a quadretti cominciava a comparire il mitico ranger texano sfuggito a un destino da fuorilegge, Fabio non sapeva ancora in che modo e con quale forza avrebbe fatto parte della sua vita. Da trent’anni, infatti, Civitelli è uno dei disegnatori di Aquila della Notte, rappresentante della legge sui generis, capo bianco dei Navajos, uomo capace di cavalcare con destrezza fra due culture e a fronteggiare le avventure più impavide nella Monument Valley con il suo cappello a falda larga in groppa al fidato Dinamite. Questo valoroso pistolero è nato sessantacinque anni fa dal pensiero del fumettista e scrittore italiano Giovanni Luigi Bonelli, detto Gian, e del disegnatore Aurelio Galleppini, in arte Galep. Ancora oggi le storie di Tex sono seguite da un vasto e variegato pubblico, in Italia e all’estero. Numero dopo numero, nuove missioni da portare a termine sono ogni giorno oggetto del lavoro di Fabio Civietelli, uno dei disegnatori che porta in sella il cavaliere che non invecchia mai. Fotoamatore e pittore, oltre che fumettista, “Fabio Civitelli è un sognatore, un narratore di poesia visiva”, scrive Manuela Composti della galleria Ca’ di Fra’ di Milano in occasione della mostra dedicata proprio ai dipinti di Fabio, e tenutasi presso il loro spazio espositivo nel maggio 2012. “Stiamo lavorando, spiega Manuela, a una esposizione personale di Civitelli – con tavole e tele de Il mio Tex e de Il romanzo di Tex – che si svolgerà durante la Mostra Mercato d’Arte Moderna e Contemporanea Arte Padova, dal 15 al 18 novembre prossimi. In quell’occasione, nel pomeriggio di domenica 17 si terrà anche una tavola rotonda dal tema Il fumetto è Arte alla presenza dell’artista e di alcuni rappresentati della galleria Ca’ di Fra’. “Nella medesima occasione presenteremo il Texone lusso, prosegue Manuela, nuovo lavoro editoriale firmato Little Nemo Editore di Sergio Pignatone”, presente anch’egli durante il forum. Sarà un’importante occasione per parlare del lavoro di Civitelli anche come pittore e per valorizzare il fumetto nel contesto dell’arte. La trentennale amicizia di Fabio Civitelli con Tex Willer si esprime in tante e diversificate maniere: dalle chine realizzate per le classiche edizioni mensili agli acrilici di grandi dimensioni. Eppure, ancora molto su di essa si dovrà scrivere, o meglio disegnare…
Chi è Tex per Fabio?
E’ il fumetto che leggevo più volentieri quando ero bambino, è il modello di disegno che copiavo quando realizzavo i miei primi fumettini con la biro, ed è l’eroe che ho sempre ammirato per il suo modo “sbrigativo” ma efficace di risolvere i problemi. Adesso è l’amico che mi accompagna da quasi trent’anni, al quale ho dedicato più di 4000 tavole e due libri di illustrazioni. E’ un amico caro, ma molto esigente e conosco bene il pericolo di suscitare la sua collera! Non voglio certo incappare nel piombo caldo delle sue Colt 45!
E invece, chi è Fabio per Tex?
Essenzialmente uno dei trenta autori che ogni mese lo fanno vivere sulla carta stampata, e anche una sorta di ambasciatore che propaganda le sue gesta in tante mostre in Italia e all’estero.
Genesi del cowboy più amato dagli italiani.
I papà di Tex sono due: lo scrittore Giovanni Luigi Bonelli e il disegnatore Aurelio Galleppini in arte Galep. Dall’incontro tra un romanziere “prestato al fumetto e mai più restituito”, come ebbe a dire lo stesso Bonelli, e un disegnatore già affermato e dal tratto veloce e sicuro, nacque nel settembre del 1948 il primo numero di Tex, un piccolo albo settimanale a striscia, che pian piano si è affermato nel gradimento dei lettori. Una decina di anni dopo si è trasformato nel mensile che tutti conosciamo: un albo di 114 pagine di avventure inedite, affiancato in questi ultimi anni da pubblicazioni parallele come il Tex Speciale chiamato da tutti Texone, l’Almanacco del West, il Maxi Tex e il Color Tex a periodicità annuale o semestrale.
Quali sono le fasi di lavorazione del fumetto?
Si parte sempre con il team di scrittori che presentano di continuo all’attenzione dell’editor nuove trame, chiamate soggetti. Quelli approvati vengono poi sceneggiati: questa fase consiste nello stilare tante pagine dattiloscritte quante saranno le tavole disegnate con una descrizione per ciascuna vignetta e anche con i dialoghi. A questo punto subentra il disegnatore che realizza materialmente le pagine che saranno poi stampate, ad eccezione dei dialoghi, scritti in seguito dal letterista nelle nuvolette, successivamente applicati sui disegni. Questi di norma sono realizzati a matita e poi a china, anche se qualche autore più tecnologico ha cominciato a usare il computer.
Quanti tipi di pubblicazioni sono attive al momento?
Oltre al mensile e agli albi speciali di cui ho già parlato, esistono ben tre ristampe: il Tex Tre Stelle, con gli albi più recenti, il Tutto Tex e il Tex Nuova Ristampa. Quest’ultimo permette a chi è interessato di completare la raccolta dei 634 numeri fino a oggi pubblicati; senza contare l’Edizione Storica a colori da poco terminata, pubblicata dal Gruppo Repubblica L’Espresso, che ha goduto di un successo straordinario.
I mercati di Tex in Italia e all’estero.
In Italia Tex è da sempre presente in tutte le edicole del Paese. In libreria, inoltre, è venduta con le edizioni dei Cartonati e degli Oscar Mondadori che ristampa le storie più belle, spesso a colori. Per quanto riguarda l’estero, abbiamo pubblicazioni regolari in Brasile, in parte in Portogallo, in Finlandia e Norvegia, in Turchia e Croazia e poi, anche se con meno regolarità, pure in Francia e Spagna. Di recente abbiamo cominciato a distribuire Tex anche in India.
Dentro Tex: di quante tavole è composta una storia, quanto tempo occorre per produrre la singola tavola e, quanto, invece, per un’uscita intera.
Ogni albo contiene 110 pagine a fumetti. Le storie possono essere di un albo, ma è piuttosto raro, più spesso di due, a volte di tre, specialmente per le storie più importanti. Ciascun disegnatore ha il suo ritmo di lavoro, ma mediamente si realizzano 10-15 tavole al mese per cui possono volerci anche più di due anni per realizzare una storia completa. Teniamo presente che ogni singola avventura è realizzata e firmata da un solo autore, e questa entra nella programmazione delle uscite solo quando il lavoro volge al termine. Io, per esempio, sto lavorando a un Color Tex che uscirà nell’agosto del 2014.
Quanti sono in tutto i disegnatori di Tex?
Tra serie regolari e speciali, adesso siamo 25 disegnatori e 5 sceneggiatori.
I tuoi strumenti di lavoro.
Nelle tavole a fumetti e nelle illustrazioni su fogli di cartoncino da disegno uso solamente l’inchiostro di china con pennelli n.1 e n.3 della Winsor & Newton, utilizzo pennini e penne a china per i puntini, anche se cerco di usare il meno possibile i pennarelli perché non mi fido della durata dei pigmenti. Sulle tele, invece, uso esclusivamente il bianco e il nero ad acrilico, e un pennarello speciale, sempre ad acrilico, per i puntini. In più faccio tanta ricerca per documentarmi sugli ambienti, i costumi e le armi che dovrò disegnare.
Ci sono molte personalità di spicco che collezionano Tex. Ci racconti qualche aneddoto?
Tex ha un gran numero di fan e di collezionisti, non solo in Italia. Negli ultimi anni ho frequentato tante mostre e manifestazioni e ho avuto modo di conoscere appassionati italiani, ma anche brasiliani, portoghesi, croati e finlandesi, tutti accomunati dall’affezione per il personaggio. È incredibile la simpatia e l’affetto con cui noi autori veniamo accolti in tutto il mondo. Spesso durante le fiere di settore mi è capitato di incontrare i nostri lettori vestiti da Tex, con tanto di cinturone e camicia gialla!
Da molti anni sei anche fotoamatore. Come concili la tua passione per la fotografia e il lavoro di disegnatore?
Le due cose sono separate, ma per certi versi complementari. La disciplina del disegno mi porta a curare molto l’inquadratura quando fotografo e lo studio della luce e della prospettiva fotografica mi sono di grande aiuto quando disegno.
Nel 2012 hai esposto il tuo Tex in galleria. Ci racconti di questa esperienza?
Negli ultimi due anni ho presentato le illustrazioni texiane, ma anche tavole a fumetti e copertine in alcune sedi espositive: a Milano, nella galleria Ca’ di Fra’, ma anche a Como e a Brescia. Fortunatamente il mio agente Sergio Pignatone (www.littlenemo.it) e anche il gallerista Gianfranco Composti della Ca’ di Fra’ sono convinti che esista uno spazio nel mondo dell’arte contemporanea per questa che si può considerare a tutti gli effetti Pop Art. Io ne sono naturalmente felice e lusingato, tanto che ho realizzato anche diverse tele ad acrilico di dimensioni ben maggiori di una classica pagina a fumetti, messe in mostra nelle grandi rassegne d’arte in giro per l’Italia.
Come si gestisce la questione del copyright fra editore e disegnatore?
Nel caso di Tex i diritti di utilizzo del personaggio appartengono agli eredi dei due creatori e sono gestiti dalla Casa Editrice Bonelli, che decide quando e a chi concederne l’utilizzo.
Presto a Lucca si terrà un appuntamento imperdibile per gli appassionati di Tex e dei fumetti…
Infatti, a Lucca ogni anno si svolge il Lucca Comics and Games, la più grande fiera del fumetto e dei games d’Italia. Quest’anno si terrà dal 31 ottobre al 3 novembre e sarà, come sempre, un’occasione d’incontro molto importante per gli appassionati, ma anche per gli addetti ai lavori come me.
Durante questa fiera lucchese i fan di Tex quando e dove potranno incontrarti?
Mi troveranno allo stand della Sergio Bonelli Editore e in alternativa a quello della casa editrice Little Nemo, dove presenterò una lussuosissima ristampa del mio Texone uscito nel giugno 2012. Ci sarà anche la possibilità di acquistare tavole originali e illustrazioni.
I tuoi prossimi disegni…
Come ho già accennato, sto terminando un episodio tutto a colori, inserito nella collana annuale Color Tex che uscirà nell’estate 2014. Posso già svelare che prestissimo comincerò una lunga storia dalle tinte horror che vedrà il ritorno di un super nemico di Tex, il malvagio Yama, il figlio di Mefisto! Sono felice che mi sia stata affidata una storia così importante, e anche molto attesa: è una grande soddisfazione, ma sarà anche un’enorme responsabilità!
Profilo dell'autore
- Dal 2011 raccontiamo il mondo dal punto di vista degli ultimi.
Dello stesso autore
- Nord America16 Marzo 2024Quando Marlon Brando rifiutò l’Oscar per Il Padrino in solidarietà con i Nativi Americani
- Nord America5 Marzo 2024Nat Turner, lo schiavo-profeta che mise a ferro e fuoco la Virginia
- Italia5 Marzo 2024“Non abbiamo bisogno di odio. Mio figlio non sarà Balilla”
- Africa4 Marzo 2024I sudafricani bianchi che hanno lottato contro l’apartheid