Presentato in anteprima mondiale lo scorso 7 settembre al Toronto Film Festival, arriva anche in Italia “Border”, film che racconta attraverso la storia di due sorelle la tragedia della guerra in Siria. La pellicola, dopo il grande successo di pubblico e critica riscosso a Toronto, sarà infatti presentata fuori concorso il prossimo 12 novembre al Festival del film di Roma. Il film è una produzione italiana e nasce da una storia scritta dal regista Alessio Cremonini insieme a Susan Dabbous, giornalista italo-siriana che nel giugno del 2011 ha raccolto sul confine turco-siriano le prime testimonianze dei disertori torturati dal regime di Damasco e che nel 2013 è stata rapita e tenuta in ostaggio per una settimana dai ribelli siriani.
E il confine che dà il nome al film è proprio quello tra Siria e Turchia, una linea immaginaria che separa le due sorelle Fatima e Aya dalla salvezza. La pellicola, per motivi di sicurezza e di budget, è stata girata interamente in Italia e il risultato è sorprendentemente realistico. Come i vecchi spaghetti western trasformavano la Maremma in una prateria del vecchio west, così i luoghi scelti dal regista Cremonini ricordano veramente i paesaggi siriani. Il cast è formato da attori italiani e siriani non professionisti, alcuni dei quali alla loro prima esperienza davanti alla macchina da presa. Girato interamente in arabo, “Border” è costato solo 100mila euro ed arriva al Festival di Roma con l’ambizione di poter essere poi distribuito nelle sale e far conoscere anche al grande pubblico la guerra siriana.
Per chi volesse vederlo in anteprima, l’appuntamento è alle 17.00 di martedì 12 novembre presso l’Auditorium Parco della Musica nella sala Santa Cecilia.
Profilo dell'autore
- Dal 2011 raccontiamo il mondo dal punto di vista degli ultimi.
Dello stesso autore
- Nord America16 Marzo 2024Quando Marlon Brando rifiutò l’Oscar per Il Padrino in solidarietà con i Nativi Americani
- Nord America5 Marzo 2024Nat Turner, lo schiavo-profeta che mise a ferro e fuoco la Virginia
- Italia5 Marzo 2024“Non abbiamo bisogno di odio. Mio figlio non sarà Balilla”
- Africa4 Marzo 2024I sudafricani bianchi che hanno lottato contro l’apartheid