La sedicenne pachistana Malala Yousafzai, famosa per aver sfidato i talebani sulla rivendicazione del diritto all’istruzione, ha finalmente ricevuto a Strasburgo il premio Sakharov, attribuitole dal presidente del Parlamento europeo Martin Schulz per la libertà di pensiero.
In occasione del venticinquesimo anniversario del premio, erano presenti in aula ben 22 precedenti vincitori. Così il presidente del Parlamento europeo su Malala: “Una sopravvissuta, un’eroina, una donna straordinaria, icona globale e simbolo della lotta al fanatismo.
La giovane ragazza, che rimase ferita gravemente all’uscita di scuola nel 2012 da un estremista e solo dopo giorni di agonia venne ritenuta fuori pericolo di vita, si è espressa così ricevendo il premio: “Dedico questo premio alle Aung San Suu Kyi del Pakistan e del mondo che combattono per i diritti umani nel mondo”. E successivamente ha lanciato un appello a cambiare l’ideologia del potere: “la potenza dei Paesi non deve essere giudicata sulla base della potenza dei loro eserciti e marine”, la vera superpotenza è un Paese pieno di talenti, non quello che ha migliaia di soldati” ha concluso la giovane eroina.
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