Arrestata l’anima della rivoluzione siriana, l’avvocatessa Razan Zaitouneh

Vincitrice del premio Anna Politkovskaja e di quello Sakharov del Parlamento europeo, l’avvocatessa e attivista per i diritti umani Razan Zaitouneh è stata arrestata oggi. Si trovava nella periferia di Damasco insieme ad altri membri del Centro di documentazione delle violazioni in Siria. Da oltre due anni la 36enne Razan lavorava e risiedeva (nella totale clandestinità) a Duma, sobborgo a nord di Damasco. Suo marito invece era stato già arrestato all’inizio della repressione, nel 2011.

Laureata in legge nel 1999, Razan ha iniziato a lavorare come avvocatessa nel 2001; nello stesso anno è entrata a far parte di un team di legali impegnati nella difesa dei prigionieri politici e ha co-fondato l’Associazione Diritti Umani in Siria. Nel 2005 Razan Zaitouneh ha fondato il SHRIL (Syrian Human Rights Information Link), attraverso il quale ha continuato, fino a oggi, a diffondere report sugli abusi e sulle violazioni dei diritti umani in Siria.


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