“Forse tremate più voi nel pronunciare questa sentenza che io nell’ascoltarla” – Giordano Bruno
“Proferimo in questi scritti, dicemo, pronuntiamo, sentenziamo et dichiariamo te, fra Giordano Bruno predetto, essere eretico impenitente et ostinato […] et come tale te degradiamo verbalmente et dechiariamo dover essere degradato, sì come ordiniamo et comandiamo che sii attualmente degradato da tutti gl’ordini ecclesiastici maggiori et minori […] et dover essere scacciato, sì come ti scacciamo, dal foro nostro ecclesiastico et dalla nostra santa et immacolata Chiesa, della cui misericordia ti sei reso indegno; et dover esser rilasciato alla Corte secolare, sì come ti rilasciamo alla Corte di voi monsignor Governatore di Roma qui presente, per punirti delle debite pene, pregandolo però efficacemente che voglia mitigare il rigore delle leggi circa la pena della tua persona, che sia senza pericolo di morte o mutilatione di membro.
Di più, condanniamo, riprobamo et prohibemo tutti li sopradetti et altri tuoi libri et scritti come eretici et erronei et continenti molte eresie et errori, ordinando che tutti quelli che sin’hora si son havuti, et per l’avenire verranno in mano del Santo Offitio siano pubblicamente guasti et abbrugiati nella piazza di San Pietro, avanti le scale, et come tali che siano posti nell’Indice de’ libri prohibiti […] ”
Nel video un eccezionale Gian Maria Volonté nei panni del filosofo e frate domenicano Giordano Bruno, arso vivo in Piazza Campo de’Fiori, a Roma, il 17 febbraio 1600.
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(dalla raccolta “La Poesia e la Morte” in via di pubblicazione gratuita qui:
http://www.sharedits.net/M-Ebooks-E-18-C-21.html )
Bruno Crepuscolo
Preti, voi che tramutate grano in carne e sangue
con le vostre immonde mani sporche da assassini
col corpo che marcisce e l’alma triste langue
per assurdi stupri contro dei poveri bambini…
Preti, che usate il rubato e falso vostro dio
che vi porta a scannare innocenti ed agnellini
voi, che bloccate scritto, ch’è eretico – ch’é mio
perché svela l’impalcatura di ogni singola menzogna
che sfocia in un oceano d’un rio che è disegnato pio…
Preti, voi che non avvertite la benché minima vergogna
anche se scoperti a svolgere turpissime condotte
per cui vi rigetterebbero anche i topi dalla fogna…
Voi, che tracciate col peccato le vostre assurde rotte
della vostra terra piatta con intorno astri deliranti
mandando al rogo, per bruciare, scritti e genti edotte.
Preti, voi che decerebrate le squartate teste pensanti
con feticci e chiodi della famigerata inquisizione
siete astuti, navigati, rotti a tutto e commercianti
con le vostre reliquie di cadaveri in putrefazione
che vi hanno reso degli ebbri di potere commedianti
saturi ormai di un’inestinguibile speculazione…
Preti, voi incarnazione della vostra autoreferenziale boria
che tenete ancora in vita, col potere, il vostro morto credo
spero per voi, che più di voi, abbia pietà, per voi, la Storia.