In Siria ci sono orde di mercenari stranieri, così come ci sono combattenti con il jihad nel cuore e la shari’a nella mente. Ma non soltanto dalla parte dell’opposizione armata a Bashar al-Assad, e non soltanto tra i sunniti. Sono decine di migliaia i combattenti stranieri, quasi esclusivamente sciiti, arrivati in Siria per rafforzare le linee dell’esercito regolare. Vengono principalmente da Iran, Iraq e Libano e operano con la longa manus della Russia.
La stima sul numero di questi combattenti varia (consigliamo la lettura di questo articolo a tal proposito). Ma, a prescindere da quante siano esattamente le decine di migliaia di truppe straniere e/o mercenarie tra le file del regime di Damasco, è interessante valutarne la consistenza ideologica.
Vari “partiti di Dio”, gruppi che si riuniscono sotto il nome di “Gioventù credente” e milizie rese salde dal fanatismo teocratico anti-sunnita sono solo alcune delle componenti che formano la contro-galassia jihadista che combatte in Siria.
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