La settimana scorsa il Landmark Preservation Board di Syracuse (Stato di New York) ha approvato la rimozione delle sei croci nella Chiesa della Santissima Trinità, costruita cento anni fa da immigrati tedeschi e chiusa dalla Diocesi nel 2010. L’edificio religioso, realizzato in stile gotico, sarà adibito a moschea.
Lo scorso dicembre il gruppo no-profit North Side Learning Center (che offre istruzione a rifugiati africani e asiatici – quelli presenti nell’area sono circa 7200) ha acquistato il complesso edilizio, comprendente anche la canonica e una scuola, per 150mila dollari. Come dichiarato dal responsabile del centro, Yusuf Soule, il luogo di culto si chiamerà “Moschea di Gesù figlio di Maria” (Masjit Isa Ibn Maryam) e ospiterà circa 5000 fedeli; per fare questo, nel rispetto della tradizione islamica, tutti i simboli che potrebbero essere eventualmente percepiti come idoli devono essere, appunto, rimossi.
Nel quartiere non tutti l’hanno presa benissimo. Più di 200 persone – tra cui molti residenti della zona ed ex parroci – hanno firmato una petizione online per chiedere alle autorità locali di fermare il piano di rimozione delle croci. Donald Law, pro-nipote di uno degli immigrati tedeschi che ha contribuito alla costruzione della chiesa, si è detto infuriato dalla decisione: “È la prima cosa che vedi arrivando nella zona nord di Syracuse”, ha dichiarato Law a CNY Central. “Non vedo come il distruggere una chiesa possa aiutare il quartiere”.
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